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Sydney, ecco il video dell’assalto delle teste di cuoio

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È terminato con almeno due morti, tra cui il sequestratore, e diversi feriti il sequestro di decine di persone da parte di un radicalista islamico in una caffetteria di Sydney, in Australia. Dopo oltre sedici ore di assedio sono entrate in azione le teste di cuoio con un blitz durante il quale si sono uditi spari ed esplosioni. Sono stati poi impiegati un robot artificiere e le unità cinofile alla ricerca di ordigni. I soccorritori hanno portato via alcune persone in barella. Ecco il video di quei terribili attimi.

Tutto è iniziato alle 9.45 di lunedì mattina (ora australiana, in Italia era domenica notte) quando un uomo armato è entrato nella Lindt Chocolate Cafe di Martin Place prendendo i clienti in ostaggio e facendo appendere alla vetrina un drappo nero con sopra scritto in arabo “c’è un solo dio”. Il sequestratore è stato identificato come Man Haron Monis, 50 anni, di origine iraniane, già noto alle forze dell’ordine come “sedicente predicatore dello Stato Islamico”. (continua dopo la foto)

Barricato in una caffetteria a Sydney, ecco le immagini del sequestratore



Man Haron Monis è arrivato in Australia nel 1996 come rifugiato. Dopo aver abiurato l’islam sciita ha abbracciato il sunnismo. Conosciuto anche come “santone”, avrebbe abusato di alcune donne che si erano rivolte a lui per essere guarite. Nel 2013 è stato condannato a 300 ore di servizi per una campagna d’odio contro i militari australiani impegnati in Afghanistan. Aveva infatti inviato ai familiari dei caduti decine di lettere offensive. Era anche sospettato dell’omicidio della sua ex moglie, ma era a piede libero dopo aver pagato una cauzione.

 


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