È pesante il bilancio dell’incidente avvenuto nel tardo pomeriggio di domenica 13 marzo sulla Napoli-Canosa. Nel tratto autostradale che collega Candela a Foggia, all’altezza di Cerignola, dove un minibus con a bordo un gruppo di suore si è ribaltato.
Le religiose erano dirette da Napoli verso Bari, e la suora che conduceva il pulmino ha perso il controllo del mezzo per poi precipitare in una scarpata. Nell’impatto sono morte quattro suore e altre nove persone, che viaggiavano a bordo del bus con loro, sono rimaste ferite.
Secondo una prima ricostruzione, tre suore sarebbero morte nell’abitacolo mentre un’altra sarebbe stata sbalzata fuori e poi travolta dal pulmino. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco per estrarre le suore ferite da ciò che restava del pulmino, gli operatori del 118 con le ambulanze, l’elisoccorso e le automediche.
Sul luogo dell’incidente anche la polizia autostradale di Trani con il supporto dei colleghi di Bari e Foggia e il personale di Autostrade per le verifiche del caso e la ricostruzione della dinamica del sinistro. Le religiose rimaste ferite nell’incidente stradale sono state trasportate, con un elisoccorso, al policlinico Riuniti di Foggia e all’Irccs Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo.
Sul tratto di autostrada interessato dall’incidente si è formata una coda di automobili di quasi due chilometri tra lo svincolo di Candela e quello di Cerignola Ovest. Alle 22.45 è stato riaperto, anche se parzialmente, il tratto che era stato chiuso a causa dell’incidente.