Essere considerato il fast food per eccellenza e poter contare su 35mila punti vendita sparsi per il mondo non basta più. McDonald’s è in crisi e dovrà inventarsi qualcosa per uscirne. Anche i dati di novembre, appena resi noti dalla multinazionale del panino, confermano un preoccupante calo delle vendite:-2,2% in tutto il mondo e -4,6% solo negli Stati Uniti, peggio di quanto si aspettassero gli analisti, che ipotizzato un calo dell’ 1,7%. Sono soprattutto i clienti giovani, tra i venti e i trent’anni, a tradire la catena e il ceo Don Thompson ammette: “Non stiamo cambiando abbastanza in fretta per venire incontro alle aspettative dei nostri clienti”. (continua dopo la foto)
McDonald’s sta ancora scontando gli effetti dello scandalo della scorsa estate, quando si scoprì che uno dei suoi fornitori di carne in Cina falsificava le date di scadenza e forniva materia prima avariata. E in Russia diversi fast food sono stati chiusi dopo una campagna di ispezioni voluta dal governo. Soprattutto, però, dietro il calo delle vendite c’è una concorrenza sempre più agguerrita, che utilizza anche nuovi ingredienti e nuove combinazioni, magari scelte dai clienti. Ecco allora che per rimettersi in carreggiata McDonald’s non solo abbasserà ulteriormente i prezzi, ma spingerà verso una personalizzazione dei panini, già sperimentata con il programma Create Your Taste.