Joumana Haddad (Beirut, 6 dicembre 1970) è una poetessa, giornalista e traduttrice libanese. Responsabile delle pagine culturali del quotidiano libanese An Nahar, ed insegnante all’Università Libano-Americana di Beirut, è considerata una delle donne arabe più influenti nel mondo per il suo attivismo culturale e sociale, sempre in prima linea nella difesa dei diritti della donna. Dal 2007 al 2011 amministratrice dell’IPAF o Booker arabo, premio letterario che ricompensa ogni anno un romanzo arabo, e ora fa parte del comitato dei gestori del premio. Ha pubblicato varie raccolte di poesia, scrive anche racconti. I suoi libri sono stati tradotti e pubblicati in molti paesi del mondo.
Brutte abitudini
di Joumana Haddad
Dice che l’amore assomiglia al gioco
e che lei perde sempre
che è una pessima abitudine
che non si azzarda a curare.
Dice di temere la luce
nonostante abbia sacrificato molte notti
che si accontenta della sua solitudine
e non cura le amicizie.
Ma cade dalla sua nube
ogni volta che la pioggia la conduce alla sua terra.
Dice che la sua gioventù è stata vana
dolce suo malgrado
ma poi crudele
perché la tenerezza
come l’amore
è una pessima abitudine
ed anche quel silenzio
di cui non potrà mai fare a meno.
Dice di essere una donna esaurita
svuotata ogni giorno dai suoi vizi
ma che non vuole guarire.
Di essere lasciva
inadatta al sonno
ma dorme per ridiventare un embrione
e sprofondare negli abissi.
Dice di essere perdente di natura
perdente per meritare la vittoria.
Dice infine che la vita è una pessima abitudine
dalla quale non potrà guarire
con un po’ di determinazione
e tanto oblio.
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