Il forte incremento dei contagi Covid che si registra in questi giorni in Italia, “non è ancora il picco, a gennaio ci sarà un rialzo fortissimo dei casi”. A mettere in guardia è Walter Ricciardi, consigliere scientifico del ministro della Salute, ospite questa mattina a Sky Tg24. Nel nostro Paese è quindi “prevedibile un numero di casi simile a quello visto negli altri Paesi d’Europa”.
“Con le varianti Delta e in particolare Omicron, che la sorpassa anche di 4-5 volte, la vaccinazione, anche quella con due dosi è fondamentale perché evita di finire in ospedale e di morire, ma non è sufficiente – spiega – Per cui ci saranno due pandemie, una dei non vaccinati, che avranno conseguenze gravi, e una dei vaccinati, che potranno infettarsi, con quegli inconvenienti di dover stare a casa, fare tamponi e isolarsi”.
“Le vaccinazioni restano quindi fondamentali – sottolinea Ricciardi – ma in questa fase ci vuole anche il comportamento, e le misure del governo servono a farci adottare comportamenti sani”. “Ci sono state due varianti, Delta e Omicron, che hanno una capacità riproduttiva, soprattutto Omicron, enorme”. La nuova variante, però, “ha un’alta contagiosità ma è meno letale”. E, in questo momento, con la terza dose di vaccino “siamo al sicuro”, sottolinea Ricciardi. “Dobbiamo evitare che i contagi arrivino, come successo nel Regno Unito, a 100-120mila al giorno”, avverte.
“Certamente ci sono alcune categorie, quelle a contatto con il pubblico, che con Omicron diventano vettori, se non vaccinati. Di fatto tutte le operazioni a contatto con il pubblico dovranno prevedere prima o poi l’obbligo vaccinale”, conclude. La variante Omicron dilaga nel mondo, dove è ormai presente “in 110 Paesi” con un tempo di raddoppio” dei contagi “di 2-3 giorni”.
In Italia si attesta un po’ sopra il 28% e sarà dominante nelle prossime settimane, secondo l’Iss. Mentre l’Organizzazione mondiale della sanità, sottolinea che “ci sono prove consistenti che questa nuova variante ha un sostanziale vantaggio di crescita rispetto a Delta: si sta diffondendo molto più velocemente nei paesi con trasmissione comunitaria documentata”.
Caffeina by Adnkronos
www.adnkronos.it