Gemma Galgani e Costabile, spunta una nuova verità. A raccontarla al magazine Nuovo è un’amica del cavaliere. Tra i due non era finita benissimo. In una delle ultime puntate prima dell’addio Costabile ci era andato giù pesante e aveva spiegato il motivo della rottura. “Lei è una donna impossibile con cui trascorrere insieme il resto della propria vita”. E la dama non era rimasta zitta, tutt’altro: aveva risposto a tono sollevando una ventata di polemiche e critiche in studio.
Gemma Galgani, dopo aver ascoltato le parole del cavaliere Costabile aveva sparato infatti a zero: “Menefreghista, egoista, dovevi portarmi a letto, certo, tutto e subito, minimo investimento e massimo guadagno”. Pronta era arrivata la controreplica di Costabile: “C’erano due profili. Il primo era quello dell’attrazione fisica e quindi della conoscenza esteriore. Il secondo era quello caratteriale, quello caratteriale che stavamo sperimentando. Bene, l’esperimento è stato un fallimento totale”.
Ora, come detto, Gemma Galgani ha trovato una nuova accusatrice: la signora Giusy Zenere amica di Costabile. “Si è sentito sfruttato da Gemma ed è profondamente deluso… – ha attaccato – Ha capito che lei è attaccata alla sedia del programma…”. Parole molto forti che sicuramente solleveranno un polverone e che, c’è da giurarci, avrà l’appoggio di Tina Cipollari.
Tina Cipollari su cui era girata, nei mesi scorsi, una voce sul presunto motivo dell’astio nei confronti di Gemma Galgani. Tutto sarebbe partito dalla decisione di Gemma Galgani di lasciare Giorgio Manetti nel corso di una puntata di Uomini e Donne dopo una frequentazione di un anno. Per l’opinionista quella decisione sarebbe stata calcolata.
“L’antipatia nei confronti di Gemma Galgani scattò quando lei cominciò a frequentare Giorgio Manetti – aveva confessato la Vamp – Per diversi mesi fece sognare tutta l’Italia, compresa me, per questa storia d’amore bella tra una donna più grande e un uomo più giovane, d’altri tempi, un principe. Poi però il famoso 4 settembre, senza dire niente a lui, cominciò a parlarne male pubblicamente, infangandolo. Da lì sono iniziati i nostri primi litigi”.