Volano stracci a Non è l’arena. Massimo Giletti ospita in studio Biagio Passaro di IoApro, reduce di alcuni giorni in carcere per l’ormai tristemente noto assalto alla sede nazionale della Cgil a margine della manifestazione dei No Green Pass a Roma nella prima metà di ottobre. Naturalmente, Passaro prova a minimizzare la sua posizione, sostenendo di essere entrato nella sede della Cgil non per un “atto squadrista” ma solo perché “volevo documentare su Facebook quanto stava accadendo”.
Queste le sue parole per ricostruire la vicenda gravissima. A questo punto però il giornalista Luca Telese, presente ospite di Massimo Giletti, sbotta. “Non trovo orribile solo l’assalto – dice Telese – ma questa terribile denegazione di quanto è stato fatto. A sentire i protagonisti si trovavano tutti lì per caso. Chi voleva controllare se c’era acqua corrente, chi voleva portare fuori gli altri, chi dice che voleva fare le riprese”.
“Fate i paladini della libertà ma non vi comportate come tali. Quando Pannella faceva le sue battaglie per la libertà andava dalla polizia e chiedeva di essere arrestato perché aveva distribuito droga. Voi invete fate gli ideologi ma poi vi c…ate sotto”. Ma non è finita qui perché Passaro a quel punto va fuori di testa e dice a Massimo Giletti: “Non accetto questi termini”.
Massimo Giletti per provare a riportare la calma lancia il collegamento con una piazza emiliana affollata di No Vax. Che però rincarano la dose: “La sede della Cgil non andava assaltata, ma semplicemente chiusa per poi restituire le tessere agli iscritti. Perché un sindacato che si mette d’accordo coi padroni per impedire ai lavoratori di andare a lavorare senza il green pass è assurdo”.
#nonelarena Assalto alla #CGIL, @lucatelese attacca i leader di #IoApro: "Voi volete fare i rivoluzionari e vi cagate sotto!".#Giletti #La7 #greenpass #Telese https://t.co/3xTWvewqEb
— Non è l'Arena (@nonelarena) November 3, 2021
La dirigente del sindacato Carla Cantone non si contiene: “Ma cosa dici? Di cosa parli?” urla. Alla fine Massimo Giletti non può far altro che mandare la pubblicità per cercare di rimettere un po’ d’ordine alla trasmissione. Ci sarà riuscito?