Dieci anni insieme, il rito civile e ora la cerimonia ortodossa con centinaia e centinaia di ospiti e due giorni di festeggiamenti. Era più di un secolo che San Pietroburgo doveva ospitare un matrimonio ‘reale’ e la scelta della città è stata tutt’altro che casuale perché “questa è stata il primo posto in Russia in cui siamo tornati.
È un luogo molto, molto vicino alla famiglia”, ha detto il granduca George Mikhailovich Romanov, discendente degli zar, alla testata pietroburghese Fontanka. Il granduca, 40 anni, ha sposato con l’italiana 39enne Rebecca Virginia Bettarini nella cattedrale di Sant’Isacco. Si sarebbero conosciuti a un ricevimento all’ambasciata francese 10 anni fa, nonostante il fidanzamento ufficiale sia arrivato solo nel dicembre 2020.
L’ultimo erede degli zar ha sposato un’italiana
Al settimanale Gente, la coppia ha definito la loro storia “un’amicizia profonda che poco a poco si è trasformata in amore”, sancita da un anello con rubino cabochon. La cerimonia ortodossa si è tenuta dopo il rito civile del 27 settembre, annunciato da Rebecca Bettarini su Instagram con una foto accompagnata dalla frase “Abbiamo detto ‘da’!!”. Lui, si legge su TgCom24, è nato a Madrid dalla granduchessa Maria Romanova e dal principe prussiano Francesco Guglielmo di Hohenzollern.
Ha lavorato al Parlamento europeo e alla Commissione europea ed è stato consigliere del direttore del gigante minerario russo Norilsk Nickel. Lei è figlia dell’ambasciatore italiano in Belgio, Roberto Bettarini e ha un passato come scrittrice e lobbista e ora dirige la Fondazione Imperiale Russa. In ossequio alla tradizione imperiale, si è convertita alla fede ortodossa nel 2020 e preso il nome di Victoria Romanovna. Al matrimonio ben 1.500 ospiti tra cui 50 reali provenienti da diversi Paesi europei tra cui Belgio, Bulgaria e Spagna.
I festeggiamenti per il primo Royal wedding russo dopo ben 104 anni dureranno due giorni ed è previsto un ricevimento al Museo Etnografico di San Pietroburgo, e poi il giorno successivo un brunch a Palazzo Konstantinovsky. La sposa aveva rivelato di aver scelto un abito italiano ma che omaggiava la patria degli zar. In testa, invece, la tiara Lacis con fili d’oro bianco e 438 diamanti di eccezionale purezza creata di recente dall’antica firma di alta gioielleria Chaumet, che fu la gioielleria ufficiale dell’imperatrice Giuseppina e di Napoleone.