Forte dei suoi quasi 25milioni di follower, Chiara Ferragni è ultimamente impegnata su diversi fronti. Grazie alla sua popolarità spesso esce dai confini del fashion e della moda per lanciare messaggi e sostegno di idee e progetti. Basti pensare alla raccolta fondi attivata lo scorso anno, in piena pandemia Covid, quando insieme al Marito Fedez riuscì a raccogliere 4 milioni di euro da donare al San Raffaele per rafforzare il reparto di terapia intensiva.
Grazie al coinvolgimento di 206 mila donatori, la donna ha consentito al nosocomio di costruire la terapia intensiva all’interno di una tensostruttura del campus universitario: 14 posti letto con tecnologie avanzate per i malati Covid. Proprio dallo scorso anno Chiara Ferragni e il marito Fedez si sono inseriti nel dibattito pubblico usando i social per commentare avvenimenti politici, violenza di genere, salute mentale, ma anche per stimolare i ragazzi alla cultura e al rispetto delle norme anti-Covid.
Questa volta Chiara Ferragni è scesa in campo in favore del DDL Zan. Sul suo profilo Instagram ha infatti condiviso una stories di denuncia sul rischio che il provvedimento contro l’omotransfobia non venga approvato a causa del cambio di posizione di Italia viva di Matteo Renzi.
“Che schifo che fate politici”, ha scritto pubblicando una foto del leader del partito e la scritta “l’Italia è il Paese più transfobico d’Europa. Ed Italia viva (con Salvini) si permette di giocarci su”. Su Facebook Matteo Renzi ha risposto: “Chiara Ferragni entra nel dibattito sulla Legge Zan dicendo ai suoi 24 milioni di follower: ‘Che schifo che fate politici’, con la mia faccia. Ho sempre difeso Ferragni da chi la criticava quando postava dagli Uffizi o da chi vorrebbe minimizzare il ruolo degli influencer. Lo faccio anche oggi”.
E ancora: “Fa bene Chiara Ferragni a dire quello che pensa. Solo che da lei mi aspettavo qualcosa in più di una frasina banale e qualunquista”. Anche Fedez è intervenuto per commentare la risposta di Renzi: “Stai sereno Matteo, oggi c’è la partita. C’è tempo per spiegare quanto sei bravo a fare la pipì sulla testa degli italiani dicendogli che è pioggia”.