Proseguono le ricerche di Saman Abbas, la ragazza 18enne di origini pachistane scomparsa da due mesi da Novellara (Reggio Emilia). Dopo il bosco non distante dall’azienda agricola dove si erano spinti già ieri le squadre di ricerca, ora il raggio di azione per trovare il corpo della ragazza si allarga a una seconda porcilaia dismessa distante un km dall’azienda di Novellara dove viveva e lavorava la famiglia. Impegnati i carabinieri della compagnia di Guastalla, i carabinieri Forestali del Gruppo di Reggio Emilia insieme all’unità cinofila del nucleo carabinieri di Bologna. Si stanno effettuando anche delle verifiche sui fossi per alcune anomalie rilevate nel terreno.
Ormai da due mesi non c’è traccia della ragazza e gli investigatori sono convinti che sia stata uccisa dalla famiglia perché si era ribellata a un matrimonio combinato. Nella giornata di giovedì 1 luglio saranno ultimate le operazioni di scopertura di tutte le serre in modo da consentire di completare nei giorni a seguire tutte le verifiche, in analogia a quanto già fatto per le altre serre ispezionate.
In precedenza le ricerche di Saman Abbas si erano concentrate su un bosco poco lontano dall’azienda agricola dove lavorava e viveva la famiglia Abbas. I carabinieri stanno perforando ed eseguendo carotaggi nelle serre e in tutte le aree ancora non esplorate e che, sulla base di evidenze raccolte, potrebbero essere state utilizzate per nascondere il cadavere della ragazza. Attività propedeutiche per le unità cinofile: l’area viene setacciata dai militari insieme all’unita cinofila del nucleo carabinieri di Bologna. Si attendono gli esiti delle analisi svolte con l’elettromagnetometro, lo strumento per scandagliare i terreni più in profondità.
Nel frattempo a parlare è il fidanzato di Saman Abbas, che racconta delle minacce ricevute dalla famiglia della ragazza e si lascia andare a uno sfogo. “Non mi importa niente della mia vita, possono anche uccidermi”, ha detto ai microfoni di Chi l’ha Visto? nella puntata che andrà in onda mercoledì 30 giugno alle 21.20 su Rai3. Due mesi fa è stato proprio lui a dare l’allarme della scomparsa della ragazza quando non ha avuto sue notizie.
Il ventunenne pachistano aveva presentato una denuncia dicendo che il padre della ragazza con altre persone si era presentato a casa dei suoi genitori minacciandoli. «Se tuo figlio non lascia Saman sterminiamo tutta la famiglia», avrebbe detto il padre in casa sua. Per la presunta morte di Saman sono indagati i genitori, scappati in Pakistan, lo zio – forse in fuga in Europa – e due cugini di cui uno in carcere in Italia.