Questo brano è considerato una delle migliori composizioni in assoluto della band fiorentina, sia per quanto riguarda l’arrangiamento musicale che per il testo, che descrive l’omonimo effetto ottico, uno dei più poetici mai scritti da Pelù. Nonostante il brano non sia stato promosso come singolo, fu girato ugualmente un videoclip, che mostra Pelù e Renzulli cantare in mezzo al deserto, in preda alla sete e ai miraggi.