Una puntata pregna di colpi di scena, di discussioni e di tanti scontri. Siamo a Non è l’arena in quella che potrebbe essere l’ultima puntata della sua storia. Da quello che ha lasciato intendere Massimo Giletti, quella del 13 giugno potrebbe essere stata l’ultima puntata dopo 4 anni di onorato servizio a La7. Ma a parte questa ultima frase del padrone di casa, vorremmo soffermarci su quello che è accaduto pochi istanti prima. Stiamo parlando di mafia.
A dire la loro sono rispettivamente il pm Antonio Ingroia e il giornalista Marco Taradash. In studio da Massimo Giletti tra le altre cose si parla di Giovanni Brusca, 41 bis e scarcerazioni dei boss e il confronto è tra due visioni diametralmente opposte, quella del “manettaro” Ingroia e del “garantista” Taradash. Il pm mette subito in dubbio la posizione dell’ex esponente radicale. “Taradash è il rappresentante di quel mondo, dei garantisti, che si attribuisce solo a se stesso…”.
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Il giornalista protesta con grinta e non si fa sottomettere: “Non ho attribuito nulla a nessuno, non può dirlo, perché dice questo?”. Il confronto si scalda subito e Massimo Giletti è costretto a intervenire una prima volta: “Marco non far finta che dietro a persone come te non ci sia un certo mondo di persone che la pensano come te, altrimenti non saresti qui”.
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Massimo Giletti, tensione in studio
A questo punto torna all’attacco Ingroia: “Abbiamo in carcere i detenuti in attesa di giudizio, gente in attesa di processo da 3 anni, e invece si fa la battaglia non per i processi più rapidi, per arrivare a sentenza, ma per i condannati in via definitiva. E questo mi suona strano”.
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Poco dopo Taradash inizia a protestare e Massimo Giletti, impaurito che la discussione possa degenerare nel giro di pochi secondi, si appella alla regia: “Giovanni per cortesia chiudi i microfoni, chiudimeli”. In pochi secondi, il riassunto di un “dialogo” impossibile, o quasi. Giochi chiusi, un visibilmente alterato Massimo Giletti decide di chiuderla lì. Ma quella che è andata in onda è la parola fine a questo programma, ai suoi temi, o solo un arrivederci?