Siete tra quei 12 milioni di italiani che soffrono di insonnia? Siete capitati nel posto giusto. Innanzitutto vi sveliamo un segreto: parlare di insonnia non è corretto, piuttosto bisognerebbe parlare di insonnie, tanto sono diverse le caratteristiche dei vari tipi di insonnia. Per esempio c’è chi non riesce a prendere sonno, chi si sveglia spesso, chi si sveglia troppo presto, insomma, di insonnia non c’è solo una. Una caratteristica comune c’è, quella di non rilassarsi: chi soffre di insonnia non riesce a staccare la spina, dunque non dorme. Nella medicina cinese l’insonnia si classifica in base alla forza o alla debolezza di alcuni organi. Ogni organo, poi, è collegato a un meridiano energetico e si esprime in determinate ore del giorno, ecco perché, in base all’ora in cui ci si risveglia in piena insonnia, si riesce a comprenderne il motivo. E quindi la soluzione.
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Per esempio, ha spiegato Antonio Turetta, fisiatra agopuntore omeopata: “Se il risveglio avviene tra la 1 e le 3 di notte significa che lo squilibrio di energia si trova nel fegato che, per la medicina cinese, è l’organo legato alle emozioni di collera e di rabbia”. Quindi il rimedio è semplice: arrabbiarsi di meno. Se non ci si riesce, è consigliato sfogarsi di più durante il giorno, magari facendo uno sport che lo permetta. Se invece ci si sveglia verso le 4 del mattino, la causa sono i polmoni, ovvero l’organo della malinconia. In questo caso basterebbe un abbraccio o un po’ di training autogeno. Ovviamente è tutto un po’ meno facile di quello che sembra… Ma comunque si può provare.. In soccorso di chi soffre di insonnia, viene anche la tecnologia. Ci sono app su app che conciliano il sonno con suoni che riproducono la natura. E altre che, dal risveglio, sorvegliano lo stile di vita di ognuno e fanno in modo che quella persona si comporti bene così da passare notti serene. Di sonno.