Quel 26 novembre 2010, pochi istanti prima della scomparsa di Yara Gambirasio, Massimo Giuseppe Bossetti si trovava a Brembate di Sopra, in via Rampinelli, a pochi metri dall’abitazione della ragazzina. Emerge da una anticipazione del prossimo numero di Oggi, in uscita mercoledì. Stando alle indiscrezioni del settimanale, a fornire agli inquirenti un tassello fondamentale nell’accusa al muratore arrestato nel giugno scorso, è stata una donna, M. A. di 54 anni, la cui iniziale testimonianza è entrata nel fascicolo dell’inchiesta fin dai primissimi giorni delle indagini. Sarebbe stata lei a raccontare quattro anni fa di essere uscita a passeggio lungo via Rampinelli coi suoi cani quella fatidica sera e di essersi imbattuta, nei pressi della stradina che conduce alla villa dei Gambirasio, in una coppia di sconosciuti “appostata” oltre un arbusto e di avere avuto uno scambio di battute con il più basso e tarchiato dei due. Uno dei due sarebbe stato riconosciuto in un’immagine di Bossetti risalente al 2010, resa pubblica nelle scorse settimane dalla trasmissione televisiva Quarto Grado: “Sì, l’uomo con cui ho parlato mi pare quello ritratto in quella foto”, ha riferito M.A. a Oggi.