Il supercomputer Watson dell’IBM, già famoso per aver sconfitto nel 2011 Ken Jennings, lo storico campione di Jeopardy (il Rischiatutto americano), aiutato nella parte pratica dagli chef dell’Institute of Culinary Education (ICE) di New York, si sta cimentando in quella che viene chiamata cognitive cooking, “cucina cognitiva”. Dato il numero di ingredienti e sapori a disposizione ci sono milioni e milioni di combinazioni possibili per creare una pietanza e nessun cuoco umano è in grado di valutarli tutti. Watson e la sua fulminea rapidità di calcolo ci riesce benissimo e non solo, è anche molto creativo! Con un database di circa 35.000 ricette, con incluse informazioni base sulla composizione dei cibi e sulla combinazione dei sapori, nozioni di chimica molecolare e di psicofisica edonistica che gli permette di quantificare i sapori e le sensazioni legate al gusto che tendono a piacere alle persone, Watson è in grado di inventare gustose ricette combinando gli ingredienti più impensabili. Una sua specialità è la carne di orso condita con zafferano e legno di sandalo, ananas, mele, curry, cipolle verdi, carote, limone, lime e menta. Tra le altre invenzioni di Watson, ravioli di gamberi e agnello alla creola, torta di mele del Baltico, burrito al cioccolato austriaco, e la Bengali Butternut BBQ sauce, ovvero una salsa a base di vino bianco, zucca gialla, aceto di riso, datteri, coriandolo, tamarindo, cardamomo curcuma, oltre a ingredienti più tradizionali come melassa, aglio e mostarda. Non ci resta che aspettare il dolce, magari dal nostro pc.