Pollici alzati, sorriso delle grandi occasioni, la bocca aperta a mimare la povera signora che giace senza vita sul letto d’ospedale. Ecco le foto della vergogna di Daniela Poggiali, la quarantaduenne infermiera di Faenza arrestata il mese scorso per l’omicidio di una paziente settantottenne ricoverata all’ospedale di Lugo di Romagna (Ravenna). L’avrebbe uccisa con un’iniezione letale di cloruro di potassio. La procura pensa che lo stesso trattamento possa aver riservato ad altri 38 degenti perché questo è l’abnorme numero di decessi che si è verificato in quattro mesi nel reparto dove lei era di turno. Il movente sarebbe sconcertante: “Trae piacere dalla mortificazione del prossimo”.