Finalmente giustizia è fatta. Forse. Fabrizio Corona è uscito dal carcere ed è tornato agli arresti domiciliari. Il caso dell’ex re dei paparazzi ha tenuto banco nelle ultime settimane dopo la decisione dei giudici che gli avevano revocato la misura della detenzione a casa. Una scelta che aveva provocato una sdegnata ondata di polemiche che ha coinvolto mezza Italia, vip, non vip, contrari e favorevoli.
L’imprenditore, che nel corso degli anni ha accumulato una serie di condanne per reati vari, era tornato in carcere lo scorso 23 marzo. Tutto questo dopo alcuni giorni trascorsi nel reparto di psichiatria dell’ospedale Niguarda di Milano. Corona aveva ottenuto i domiciliari affinché potesse curarsi dalla dipendenza dalla cocaina e per un disturbo bipolare e narcisistico della personalità. (Continua a leggere dopo la foto)
Subito dopo la revoca dei domiciliari si era scatenato l’inferno. Fabrizio Corona aveva messo in atto gesti di autolesionismo e minacciato il suicidio. In molti, da Adriano Celentano ad Asia Argento, passando per Marco Travaglio e Vittorio Sgarbi, si sono schierati dalla sua parte, ritenendo il carcere non adeguato per una persona nel suo stato mentale.
Gli avvocati di Corona, Antonella Calcaterra e Ivano Chiesa, si sono rivolti alla Cassazione. Ma, in attesa dell’ultimo verdetto, il Tribunale di Sorveglianza ha accolto la richiesta di sospensione dell’esecuzione del provvedimento che ha fatto tornare in carcere Corona. (Continua a leggere dopo la foto)
Fabrizio Corona aveva anche iniziato lo sciopero della fame, una condizione che secondo diversi esperti avrebbe potuto costargli carissima. Adesso la decisione dei giudici del tribunale di sorveglianza ha nuovamente concesso gli arresti domiciliari. Così l’ex di Nina Moric potrà intraprendere un percorso di riabilitazione: “È stata la cosa giusta da fare – dice al Corsera la mamma, Gabriella Privitera – Sono felicissima, non vedo l’ora di riabbracciarlo”. (Continua a leggere dopo foto e post)
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Secondo i giudici, componenti di un altro collegio del tribunale, il provvedimento che ha riportato Fabrizio Corona nel carcere di Monza non è stato adeguatamente motivato. Ecco la ragione della sospensione.
In attesa che si pronunci la Cassazione, l’organo di giudizio più alto a livello nazionale, i giudici hanno tenuto conto non solo delle relazioni, agli atti, degli esperti, ma anche dei gesti autolesionistici di Corona. Infine non era stata valutata la richiesta dei difensori di una perizia sulla compatibilità di Corona con il carcere.