Da più di una settimana Fabrizio Corona è stato trasferito nel carcere di Monza. C’era arrivato dopo dieci giorni all’interno del reparto psichiatrico dell’ospedale Niguarda di Milano dove era finito subito dopo il tentativo di tagliarsi le vene successiva la revoca da parte del Tribunale di Sorveglianza degli arresti domiciliari.
Fabrizio Corona, che ieri ha compiuto 47 anni, ha da tempo iniziato lo sciopero della fame sostenendo di essere vittima di una sentenza sbagliata e di una giustizia che si è accanita oltremodo su di lui. Secondo la madre Gabriella le condizioni fisiche di Fabrizio sarebbero peggiorate, così come il suo stato emotivo già compromesso da problematiche di natura psichiatrica che, secondo gli avvocati di Corona, sarebbero inconciliabili con il carcere. Se fino a fieri erano vip, gente comune e legali a parlare, ora si muove anche la politica. Continua dopo la foto
La deputata di L’Alternativa c’è, Emanuela Corda, proprio ieri, ha presentato un’interrogazione sul caso di Fabrizio Corona al ministro della Giustizia Marta Cartabia che, in una nota diffusa ieri scrive: “Fabrizio Corona è stato riportato in carcere e prelevato nella notte da otto uomini della polizia penitenziaria nonostante i chiari problemi psichici indicati dal referto medico. Mi domando quanti detenuti che mostrano disagi mentali e tendenze all’autolesionismo vivano le medesime esperienze”. Continua dopo la foto
Per poi proseguire: “Nel massimo rispetto delle decisioni della magistratura vorrei capire se non sia opportuno fare una riflessione e magari cambiare qualcosa. È un essere umano. Fabrizio Corona è un cittadino come tutti gli altri e se ha sbagliato è giusto che sconti la sua pena. Ma è anche giusto tener conto del fatto che si tratti di un essere umano in estrema difficoltà che da tempo cerca di combattere le sue patologie. Per questo ho ritenuto opportuno approfondire la questione con un atto ispettivo”. Continua dopo la foto
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Nel giorno del 47esimo compleanno anche il garante dei detenuti di Regione Lombardia, Carlo Lio, ha voluto aprire uno spiraglio di speranza all’ex re dei paparazzi: «Spero che la risonanza mediatica del caso di Fabrizio Corona possa dare voce a molti casi simili al suo, facendo riflettere le istituzioni: riconsiderare se tenere o meno nelle carceri lombarde e italiane persone che hanno queste tipo di problematiche”.
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