Ci sono storie che ricordano l’odiosa convinzione dell’inferiorità della donna rispetto all’uomo. E di una figlia rispetto a un padre. Ancora una volta la notizia arriva dall’India, paese in cui le donne vivono in soggezione psicologica e fisica. A raccontarla è il quotidiano The Hindustan Times: la loro figlia si era ribellata al matrimonio combinato e aveva deciso di sposare, in segreto, un uomo di casta diversa. Per questo motivo due genitori l’hanno uccisa. I genitori, Jagmohan and Savitri Yadav hanno poi cremato il corpo della giovane nel loro villaggio di origine dicendo che era morta a causa del morso di un serpente. La vittima, Bhawna, era una studentessa 21enne, che a breve avrebbe dovuto contrarre matrimonio con un uomo della sua casta, scelto però dai genitori. Così funziona in una parte considerevole della società indiana. Ma lei non ci stava e aveva deciso di sposare, in segreto, l’uomo che amava. E così hanno fatto. Ma la famiglia della ragazza non ha accettato l’offesa. Sono andati dalla famiglia del neo marito e, fingendo di acconsentire al matrimonio, hanno prelevato Bhawna con la scusa di voler celebrare una grande festa. Una volta a casa, hanno cominciato a picchiare selvaggiamente la figlia per aver “disonorato” la famiglia. Poi, di fronte al suo ostinato rifiuto di divorziare, il padre l’ha strangolata con l’aiuto della moglie. I due hanno poi caricato il cadavere su un’auto e l’hanno portata via, dicendo ai vicini che era stata morsa da un serpente e che dovevano andare immediatamente da un esperto per salvarla. Poi hanno poi raccontato che la ragazza era morta durante il tragitto e che l’avevano cremata nel loro villaggio natale. Le indagini, chieste dal marito, hannno portato all’arresto dei genitori di Bhawna.
