“Un oltraggio a uno dei simboli della città”: così i ternani classificano il discutibile intervento sulla sfinge che si trova all’interno dei giardini pubblici della Passeggiata. Trasformata in fontanella nel secolo scorso, originariamente faceva coppia con l’altra attualmente posizionata davanti alla chiesa del Carmine. Insieme ornavano la Fontana di Piazza Maggiore, demolita nel 1884 perché ostacolava la visuale del nuovo salotto della città, Corso Tacito.
Nei giorni scorsi un rude intervento l’ha dotata di un rubinetto di bronzo, fissato sul dorso del corpo da leone, e di una lunga cicatrice, “necessaria” per inserire la tubazione in plastica per l’adduzione dell’acqua, richiusa in maniera frettolosa con un materiale che stride violentemente con il colore della statua.
Per tutta risposta alle polemiche dei cittadini indignati qualcuno ha pensato di coprire la vergogna con una busta di plastica di un negozio di articoli sportivi con sopra le scritte della pubblicità. Come dire: al peggio non c’è mai fine!