Alberto Matano continua a guidare in solitaria La Vita in diretta. Ogni giorno entra nelle case degli italiani con tanti approfondimenti e ospiti e i numeri parlano chiaro: il contenitore pomeridiano di Rai1 registra sempre un grande successo di pubblico. Nell’ultima puntata andata in onda, nella seconda parte della trasmissione, anche l’intervento di Maurizio Costanzo che si è reso protagonista di un’uscita davvero inaspettata, che ha scosso il padrone di casa.
Nemmeno a dirlo, purtroppo, il tema era il coronavirus e Matano, mentre parlava con il collega, ha puntato l’attenzione sulla meticolosità dei suoi comportamenti. Costanzo fa di tutto per prevenire ogni possibilità di contagio e il conduttore del programma in onda su Rai 1 ha voluto porre l’accento proprio su questo argomento. (Continua dopo la foto)
“So che sei molto attento”, gli ha detto. E Costanzo: “Se vuoi mi piglio il covid”. A quel punto Matano: “Nooo! Per carità. Sei attento come tutti noi”. “Non porgo la mano a nessuno da circa cinque mesi e premo il pulsante dell’ascensore piegando il dito”, ha spiegato poi il marito di Maria De Filippi e il conduttore ha rivelato che anche lui si comporta praticamente allo stesso modo. (Continua dopo la foto)
Nell’ ultima parte della puntata de La vita in diretta, poi, Matano ha lanciato un servizio riassuntivo di tutti i cambiamenti che la nostra quotidianità ha subito da quando c’è il Covid e, tornato in diretta, poi, ha svelato uno dei segni che per primi gli hanno fatto capire che nulla sarebbe stato come prima: “Una delle prime cose di cui ci siamo accorti l’anno scorso, qui in studio: all’improvviso non abbiamo più avuto il pubblico”. (Continua dopo le foto)
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E “Prima ancora del lockdown”, ha aggiunto il giornalista e presentatore sottolineando come le immagini della nostra vita precedente oggi sembrino irreali: tutto è cambiato. A La vita in diretta, Alberto Matano si è dunque fatto trascinare dai ricordi fino agli inizi dell’epidemia di coronavirus: “Prima ancora che ci fosse la consapevolezza di quello che stavamo vivendo”.
