Ora è Storia. L’Uomo è ruscito a raggiungere con un modulo la superficie di una cometa. Si è compiuta pochi istanti fa, la fase più importante della missione astronomica Rosetta: il lander Philae, staccatosi stamattina dalla sonda, ha toccato la superficie di 67P/Churyumov-Gerasimenko. Era tutt’altro che scontato e non solo perchè l’impresa non era stata mai tentata fino ad ora. Un allarme per il cattivo funzionamento di un propulsore di Philae aveva infatti fatto temere un fallimento. (continua dopo la foto)
La sonda Rosetta, lanciata dieci anni fa, ha percorso miliardi di chilometri nello Spazio, ha sfruttato i campi gravitazionali della Terra e di Marte per catapultarsi verso la sua destinazione, ha passato un bel pò di tempo ibernata per risparmiare energia e finalmente il 6 agosto scorso ha agganciato in orbita la cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko. Oggi c’è stata però la parta più difficile della missione (10 cose da sapere) .(continua dopo la foto)
Philae, un modulo grande quando una lavatrice, si è staccato dalla Rosetta ha lentamente iniziato la sua discesa. Ha toccato la superficie alle 16.35, ma lo abbiamo solo alle 17.04 perchè le sue comunicazioni ci mettono quasi mezz’ora per arrivare quaggiù. La tv dell’Agenzia Spaziale Europea ha seguito ogni fase dell’operazione con una diretta, che è ancora in corso: (continua dopo il video)
Come ha spiegato il coordinatore scientifico dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi), Enrico Flamini, “una cometa è come un cavallo imbizzarrito. È un oggetto molto difficile e a rischio, che nessuno ha mai avvicinato tanto in precedenza”. Ma non sono proprio le grandi difficoltà a rendere grande un’impresa?
Missione Rosetta, atterraggio sulla cometa. Dieci cose da sapere
Ecco perché vogliamo sbarcare sulle comete