Un’altra puntata del dissing Lorella Cuccarini – Heather Parisi. La Parisi giorni fa ha bacchettato Lorella a causa di un like di assenso apposto dalla Cuccarini ad un post di Gervasoni che altri non era che una critica dal sapore omofobo. Heather Parisi continua a scagliarsi contro la Cuccarini: “Voglio fare mie le parole di un commento sulla pagina FB dei miei fans: ‘Per quanto mi sforzi non riesco a capire il percorso di Lorella Cuccarini, come può essere arrivata a condividere questo pensiero? (quello di Marco Gervasoni del Il Giornale.it sulla legge sulla omotransfobia).
Eppure ai gay deve molto l’hanno osannata, sono stati i suoi fans più fedeli. Lavora in un ambiente dove ce ne sono tantissimi, …. ha avuto partner lavorativi dichiaratamente gay …. non riesco proprio a capire …. forse è sempre stata omofoba e lo nascondeva.’ Perché la contrarietà al ddl Zan contro la omotransofobia te la puoi aspettare dai partiti di destra, dal mondo cattolico e da quel movimento del Family Day che vuole riportare indietro le lancette dell’orologio ai tempi dell’oscurantismo e dell’inquisizione. Ma da un personaggio che con il mondo gay ha flirtato, ha campato, ci ha lavorato e ci lavora, e al quale deve una parte importante del proprio successo, proprio no”. (Continua dopo le foto)
Poi Heather Parisi racconta di una sua vicissitudine avuta a 16 anni: “Una volta, a 16 anni, sono tornata a Sacramento da San Francisco dove studiavo al San Francisco Ballet Company e dove frequentavo la comunità gay di Polk Street. Una sera, con alcuni amici gay, uscivo da un locale e passeggiavo sull’argine dell’American River. Un gruppo di vecchi compagni di scuola si è avvicinato a noi e ha iniziato a insultare pesantemente i miei amici per la loro omosessualità urlando “fag**ts” e a me “lesbo”. Mi sono girata e ho risposto: ‘And if I were?’ (e se lo fossi?). È stato in quel momento che senza nemmeno che riuscissi a rendermene conto sono stata scaraventata a terra da un pugno diretto al viso. Ho avuto lividi ovunque per giorni e un labbro spaccato.”. (Continua dopo le foto)
“In Italia nell’ultimo anno ci sono stati oltre 138 casi di omotransfobia. Ma quelli denunciati o di cui si è conoscenza, rappresentano solo una piccola parte di quelli che accadono nella realtà.” […] Poi rifacendosi citando la critica scritta da Gervasoni, quella a cui Lorella ha apposto like di assenso, Heather parisi scrive: “In Italia il problema viene negato per dirla come Marco Gervasoni: ‘sul piano dell’aggressione ai gay, l’Italia registra cifre assai più basse che altri paesi, in cui le comunità islamiche sono ben diffuse. Questo lo tengano a mente le associazioni Lgbt, sempre in prima linea per l’accoglienza.’. Per i vescovi, per i partiti della destra per il movimento del Family Day il ddl Zan colpisce “l’espressione di una legittima opinione …. e (crea) un clima intimidatorio nei confronti di chi ritiene che l’umanità sia divisa in maschi e femmine.”.