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Arrestato. Brutto momento per l’attore idolo di una generazione. Cosa è successo a Cole Sprouse

  • Cinema

Brutta storia per Cole Sprouse: l’attore americano noto soprattutto per aver interpretato il ruolo di Jughead Jones in Riverdale, è stato arrestato. È successo a Santa Monica, in California, lo scorso fine settimana durante una manifestazione a favore di George Floyd, l’afroamericano ucciso da un poliziotto che gli ha piantato un ginocchio in gola. Per fare un breve riassunto della vicenda di Floyd: era il 25 maggio e l’uomo era andato a comprare le sigarette e aveva dato al negoziante dei soldi falsi, una banconota da 20 dollari, per la precisione.

Ma il negoziante si è accorto e ha chiamato la polizia. Gli agenti arrivano sul posto e uno di loro – Derek Chauvin – ferma Floyd, lo blocca e per 8 minuti gli tiene un ginocchio sul petto. Floyd dice di non riuscire a respirare ma il poliziotto continua a spingere il suo ginocchio sul petto. George Floyd muore. La scena viene ripresa dai molti testimoni presenti. Il video diventa virale e scoppia il caso. Continua a leggere dopo la foto


Parte la protesta, continue manifestazioni contro i poliziotti e Trump: la rivolta è enorme. Nell’ambito di queste manifestazioni viene arrestato anche l’attore Cole Sprouse di Riverdale: “Sono stato arrestato mentre manifestavo pacificamente, così come molte altre persone all’interno di Santa Monica. Ci hanno dato la possibilità di andarcene e ci informarono che se non ci fossimo ritirati saremmo stati arrestati” ha spiegato il ragazzo su Instagram. Continua a leggere dopo la foto

E ha aggiunto: “Quando ci siamo voltati per andarcene, abbiamo trovato un’altra fila di agenti di polizia che bloccava il nostro percorso, a quel punto, hanno iniziato a legarci con la zip. Bisogna affermare che, come bianco etero e personaggio pubblico, le conseguenze istituzionali della mia detenzione non sono nulla in confronto a quelle degli altri manifestanti. Questo è e sarà un momento in cui stare vicini agli altri man mano che la situazione si intensifica, fornendo supporto pacifico e facendo la cosa giusta” ha detto ancora tramite il social. Continua a leggere dopo la foto

 

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A group of peaceful protesters, myself included, were arrested yesterday in Santa Monica. So before the voracious horde of media sensationalism decides to somehow turn it about me, there’s a clear need to speak about the circumstances: Black Lives Matter. Peace, riots, looting, are an absolutely legitimate form of protest. the media is by nature only going to show the most sensational, which only proves a long standing racist agenda. I was detained when standing in solidarity, as were many of the final vanguard within Santa Monica. We were given the option to leave, and were informed that if we did not retreat, we would be arrested. When many did turn to leave, we found another line of police officers blocking our route, at which point, they started zip tying us. It needs to be stated that as a straight white man, and a public figure, the institutional consequences of my detainment are nothing in comparison to others within the movement. This is ABSOLUTELY not a narrative about me, and I hope the media doesn’t make it such. This is, and will be, a time about standing ground near others as a situation escalates, providing educated support, demonstrating and doing the right thing. This is precisely the time to contemplate what it means to stand as an ally. I hope others in my position do as well. I noticed that there are cameras that roll within the police cruisers during the entirety of our detainment, hope it helps. I’ll speak no more on the subject, as I’m (1) not well versed enough to do so, (2) not the subject of the movement, and (3) uninterested in drawing attention away from the leaders of the #BLM movement. I will be, again, posting the link in my story to a comprehensive document for donations and support.

Un post condiviso da Cole Sprouse (@colesprouse) in data:

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Un’ingiustizia, a detta dell’attore che stava facendo una manifestazione non violenta: “Questo è precisamente il momento di contemplare cosa significa essere un alleato. Spero che lo facciano anche altri nella mia posizione. Ho notato che ci sono telecamere che registrano all’interno degli incrociatori della polizia durante l’intero periodo di detenzione, spero che sia d’aiuto. Non parlerò più dell’argomento, poiché: non sono abbastanza esperto per farlo, non sono il portavoce del movimento e non voglio distogliere l’attenzione dai leader del # Movimento BLM”.

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