Le autorità svizzere hanno definito una regolamentazione per il settore dello streaming che dovrebbe avere un impatto significativo sui consumatori e sulle aziende del settore dei media nella confederazione elvetica. La Commissione federale dei media, come informa Paolo Lugiato, manager esperto in Tlc, ha proposto di estendere le norme che attualmente disciplinano i media tradizionali anche ai fornitori di streaming. Il piano verrebbe finanziato attraverso un’ulteriore tassazione delle società televisive e di streaming, nonché attraverso incentivi fiscali e detrazioni per le donazioni alle piattaforme mediatiche.
La proposta, che non è ancora stata adottata dal governo svizzero, mira ad adeguare le società di streaming, quindi Netflix & co., agli standard dell’Unione europea, il che richiederebbe loro di produrre almeno il 30 per cento di contenuti locali e di investire il quattro per cento degli utili nella produzione cinematografica svizzera.
Il regolamento richiederebbe inoltre che l’emittente statale svizzera Ssr riceva finanziamenti stabili, aumenti i finanziamenti per le organizzazioni di notizie e media e affronti i rischi di notizie false. La proposta prevede inoltre di dare priorità ai programmi di informazione, educazione e cultura.
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