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Choc nella tv italiana. Il famoso presentatore condannato per pedofilia. Proprio lui, noto opinionista, coinvolto in un fattaccio di sesso con minori in cambio di regali.

 

Il presentatore tv Corrado Fumagalli, che gli appassionati di calcio conoscono bene come volto della trasmissione Diretta Stadio su 7 Gold, è stato condannato a due anni con pena sospesa al termine del processo con rito abbreviato nel quale era imputato per prostituzione minorile. Stessa identica condanna anche per il parroco bergamasco don Diego Rota, Sergio Madureri e Francesco Bellone. I quattro erano tutti coinvolti nella stessa inchiesta sul sesso a pagamento con minori nel bresciano.Le richieste del sostituto procuratore Ambrogio Cassani erano state più alte rispetto alle condanne del gip. Secondo il pm Fumagalli, come scrive Il Fatto Quotidiano, portava i ragazzini nella sua villa con idromassaggio e piscina, dove avvenivano i rapporti. Una dozzina in tutto gli imputati, di cui 6 avevano già scelto di patteggiare una condanna compresa tra i 14 e i 24 mesi. Due dei tre ragazzini con i quali il prete, l’imprenditore, il conduttore e l’incensurato avrebbero avuto rapporti sessuali a pagamento si sono costituiti parte civile nel processo. (Continua a leggere dopo la foto)


 

A loro il giudice ha riconosciuto una provvisionale compresa tra gli 8 e i 16mila euro. Una cifra di denaro che il legale di parte civile, l’avvocato Sara Mazzoleni, ha definito “insoddisfacente per il tipo di danno creato ai ragazzi. Agiremo in sede civile affinché venga riconosciuto un risarcimento maggiore.” Stando a quanto emerso, in cambio di rapporti i minori ottenevano pranzi pagati, regali e ricariche telefoniche. (Continua a leggere dopo la foto)

 

Corrado Fumagalli era stato arrestato nel febbraio scorso nell’ambito dell’inchiesta su un giro di ragazzini che si vedeva a Seriate, tra i 16 e 17 anni. Accusato di aver frequentato dall’estate 2014 al maggio 2015 tre degli adolescenti, in modo costante, era stato indagato dalla Procura di Brescia insieme ad altre 11 persone. Al momento della notifica dell’indagine a suo carico, il conduttore sportivo di nota fede interista si trovava all’estero.

”Aiuto! Meglio in carcere che con i parenti”, la pazza decisione del condannato…


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