Nessuno si sorprenderebbe se al collo Gemma Galgani portasse l’Aurin, il medaglione simbolo dell’imperatrice bambina del regno di Fantasia. Sì perché la storia tra lei e Giorgio Manetti sembra non avere ancora una fine. In un’intervista esclusiva al settimanale Mio, la dama torinese, che pochi mesi fa raccontò i dettagli del suo primo matrimonio con un armatore genevose, ha svelato alcuni retroscena della loro storia. Piccolo preambolo. Gemma e Giorgio si sono conosciuti l’anno scorso negli studi di Uomini e Donne. I due sono stati assieme qualche mese, poi le cose hanno iniziato a precipitare. Gemma le ha tentate tutte, ha anche scritto una lettera per Giorgio. Ma la situazione non si è mai risolta. “In quelle righe ho messo davvero tutta me stessa, tutte le mie emozioni – ha raccontato -. Ma quando gliel’ho letta, ho trovato davanti una barriera di ghiaccio. Non ho una risposta a questo suo silenzio, bisognerebbe chiederlo direttamente a Giorgio”. (Continua dopo la foto)
“Ma una cosa la so – ha continuato Gemma- dal momento in cui io gli ho messo a disposizione tutta me stessa, esponendomi senza alcuna difesa, lui ha risposto con freddezza e indifferenza. Ho smesso di farmi domande sui suoi comportamenti. Le frasi e i modi che ha usato hanno messo davvero una volta per tutte la parola fine. Mi sono chiesta per troppo tempo perché non mi ha risposto”. Nel corso dell’intervista, Gemma Galani ha anche parlato del suo rapporto con Marco Firpo.
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L’uomo per alcuni mesi ha frequentanto la torinese, ma poi tutto è svanito nel nulla: “E’ cominciato come una sferzata di aria fresca, piena di slancio e di entusiasmo. E’ stato molto importante per me, perché ha rappresentato l’inizio di una nuova fase della mia vita. Ma poi le attenzioni da parte sua nei miei confronti sono andate scemando, fino a sparire completamente. Tante belle parole, ma pochi fatti. Nonostante rughe e delusioni, il cuore non invecchia mai. E l’amore per ognuno di noi, a qualunque età, potrebbe essere dietro l’angolo. Spero che, prima o poi, ci sia anche per me.
