Mentre Silvia Provvedi aspetta che il suo Fabrizio Corona esca dal carcere, Giulia, la gemella bionda del suo ”Le Donatella” ha trovato l’amore. “Mentre Fabrizio Corona è tornato in carcere – fa sapere la rubrica “Sussurri fra divi” di “Diva e donna” – e la fidanzata Silvia Provvedi, la mora del duo Le Donatella, gli promette amore eterno, in famiglia scoppia un’altra passione: Giulia, la sorella bionda di Silvia, da qualche tempo è legata a Salvatore De Lorenzis, ex marito di Carolina Marconi. Il matrimonio è durato solo otto mesi ed è finito nella bufera: lui è stato anche condannato per maltrattamenti nei confronti dell’ex gieffina. A presentare Giulia e Salvatore è stato proprio Corona-Cupido”. Quarantasette anni, figura emergente dell’imprenditoria salentina, il nome di Salvatore De Lorenzis è già noto alle cronache locali e nazionali.
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Conosciuto soprattutto per il breve matrimonio con Carolina Marconi, ex concorrente della quarta edizione del Grande fratello, De Lorenzis è legato anche alla cronaca giudiziaria. Già in passato, infatti, è finito al centro di alcune inchieste della Direzione distrettuale antimafia di Lecce. Nello specifico negli anni scorsi la famiglia De Lorenzis è stata accusata dalla magistratura di legami con la criminalità organizzata. Accuse che si erano poi concluse con un’assoluzione.
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Lo scorso gennaio è stato condannato a un anno e otto mesi di reclusione, nonché al versamento di una provvisionale di 30mila euro, con l’accusa di maltrattamenti in famiglia (ai danni dell’ex moglie Carolina Marconi). ”Oltre alle violenze fisiche la mia assistita subì una serie di frasi ingiuriose come ‘sei una troia’. È stata minacciata con un coltello mentre le diceva “’Ti ammazzo, sei una s…, sei una t…”.
”A maggio, tornati a casa, gli chiese le chiavi della macchina per andare a recuperare il telefono cellulare. Al rientro lui le urlò a chi dovesse telefonare, chi dovesse sentire e poi la buttò sul letto per riempirla di pugni in testa e farle chiedere 100 volte perdono e la frase ‘mia madre è una t…’. Le strappò i capelli, la riempì di graffi e le strinse le mani attorno al collo causandole anche uno stato d’ansia che permane ancora oggi”, aveva spiegato all’epoca l’avvocato della Marconi.