La seconda serata di Sanremo 2020 è stata infinita. Amadeus ha salutato il pubblico di Rai1 all’1,43 esatta: un record. Solo la finale del 2017 era durata 3 minuti di più e non succedeva dal 1988 che il Festival durasse così tanto. E tra l’altro l’appuntamento di mercoledì, 5 febbraio 2020, sarebbe andato anche oltre ma poi è saltata l’esibizione di Sabrina Salerno che avrebbe dovuto cantare “Boys, boys, boys”.
Tutti sperano che la Salerno canti la sua hit nella serata di sabato ma è ancora tutto da vedere. Ma cosa ha fatto durare il Festival così tanto? Più che altro i siparietti tra Amadeus e Fiorello, tutti (o quasi) improvvisati. E poi il fuori programma che ha visto protagonista il tennista Nole Djokovic. Il campione ha cantato “Terra promessa” e palleggiato sul palco dell’Ariston con Fiorello. (Continua dopo la foto)
Non solo la durata. Anche gli ascolti sono (ancora) da record. Dopo il boom della prima serata, anche stamattina Amadeus può esultare: è stata seguita da una media di 9.693.000 spettatori, con il 53,3% di share con la media che supera anche il festival del 2005 condotto da Paolo Bonolis quando la media ponderata della seconda serata fu del 52,8%. E per trovare una media migliore di una seconda serata del Festival bisogna tornare all’edizione del 1995 condotta da Pippo Baudo. (Continua dopo la foto)
È ovviamente soddisfatto il conduttore e direttore artistico di Sanremo 2020, ma in conferenza stampa non si sbilancia. E non vuole togliersi alcun sassolino dalla scarpa perché “Sanremo non è finito ancora – ha spiegato alla stampa – La soddisfazione è offrire uno spettacolo che il pubblico fuori possa apprezzare. La gente è felice, dice che sta passando serate meravigliose. Questa è la mia più grande soddisfazioni. (Continua dopo le foto)
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Ma una precisazione Amadeus tiene a farla. Ha voluto chiedere scusa per la battuta che, a proposito di durata della serata, Tiziano Ferro ha fatto sul palco dell’Ariston quando all’una ha lanciato l’hashtag #FiorelloStatteZitto: “È l’una Amadeus, potemo fa qualcosa domani? Lancio l’hashtag #FiorelloStatteZitto”. E Amadeus il giorno successivo: “Io lancerei un altro hashtag per stasera: #FiorelloParlaAncora. È stata una battuta infelice, figlia forse della stanchezza e della tensione, una battuta che non capiterà più. Mi prendo io la responsabilità di aver fatto la scaletta”.