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“È morto, anche lui se n’è andato”. Un altro lutto improvviso nel cinema. Una perdita importante, ogni suo film ci ha fatto riflettere molto

  • Cinema

 

Il regista Polacco Andrzej Wajda è morto nella notte. Lo riferiscono i media locali. Wajda è stato il cineasta più significativo del suo paese ed ha sempre trattato nelle sue opere la storia complessa e drammatica della Polonia. Il suo ultimo film è stato ‘Walesa – L’uomo della speranza’, uscito nel 2013. Wajda, nato a Suwa?ki il 6 marzo 1926 si è spento a Varsavia Il suo classico ‘L’uomo di marmo’, del 1977, è una critica convinta dello stalinismo nel suo paese: in ‘L’uomo di ferro’, del 1981, raccontò la storia degli scioperi che si erano svolti l’anno precedente e la lotta per la nascita di liberi sindacati, Solidarnosc Wajda ha studiato alla scuola di cinema di Lodz e i suoi primi tre film, ‘Generazione’ (1954), ‘I dannati di Varsavia’ (1957) e ‘Cenere e diamanti’ (1958) sono considerati dei classici della ‘scuola di cinema polacca’.

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In questi film, il regista, che aveva partecipato alla resistenza contro l’occupazione tedesca, affronta i temi della guerra e dell’arrivo al potere dei comunisti dopo il 1945. I media polacchi hanno specificato che Wajda, era stato ricoverato in ospedale pochi giorni fa. Cordoglio unanime è stato espresso da attori e registi polacchi e l’Ufficio di presidenza ha definito l’artista in un tweet “regista straordinario”.

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Wajda nel 2006 ha ricevuto un Orso d’Oro alla carriera preceduto nel 2000 da un Oscar anch’esso alla carriera, e nel 2011 l’Ordine dell’Aquila Bianca, la più alta onorificenza della Polonia, un riconoscimento per il ruolo avuto dalla sue opere nell’ispirare il riscatto del Paese dal regime comunista. Figlio di un ufficiale, studente di pittura, all’Accademia di Belle Arti di Cracovia, prima che di cinema, alla Scuola Nazionale di Lodz, Wajda ha totalizzato quattro nomination all’Oscar, per il miglior film straniero, con ‘La terra della grande promessa’ (1974), ‘le signorine di Wilko’ (1979), ‘Luomo d’acciaio’ (1981) e ‘Katyn’ (2007).

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Fra le sue opere anche un film su Janusz Korczak (‘Korczak’, 1990), scrittore e pedagogo ucciso nel campo di concentramento nazista di Treblinka insieme con gli orfani che aveva accudito nel ghetto di Varsavia. In ‘Katyn’ (2007) aveva raccontato la storia delle migliaia di ufficiali polacchi fucilati dai servizi segreti sovietici nel 1940. Una vicenda, questa, che lo aveva toccato personalmente perchè tra le vittime vi era stato anche suo padre, ufficiale della cavalleria. Wajda è stato sposato quattro volte, la sua seconda moglie è stata la popolare attrice Beata Tyszkiewicz, da cui ha avuto la figlia Karolina (nata nel 1967). La sua quarta moglie è l’attrice e costumista Krystyna Zachwatowicz. Il regista ha anche compiuto una breve incursione in politica con l’elezione a senatore all’inzio degli anni ’90.

Caffeina news by Adnkronos

(www.adnkronos.it)

“Hai fatto ridere sempre tutti ma adesso ci toccherà piangere senza sosta. Non ci posso credere” con questo triste post su Facebook annuncia la morte di un grande comico. Il mondo dello spettacolo in lutto


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