1990. Mondiali di calcio e Italia buttata fuori dall’Argentina di Maradona in una Napoli dove i babà non furono mai tanto amari. Gli anni degli yuppies in giacca, cravata e converse alte sopra le caviglie e della Milano spendacciona e modaiola di Porta Garibaldi. Di Gianni De Michelis, professore universitario e mente del Psi di Craxi, che se la spassava in discoteca e di un palazzo, quello dove si tessevano le fila, che puzzava (forse molto meno di adesso) come un tombino pronto a essere scoperchiato. E poi certo, c’era la televisione, Bim Bum Bam (Solletico per par condicio) e i Simpson, spediti in seconda serata dopo che Famiglia Cristiana li aveva definiti “brutti, sporchi e cattivi” – ma paganti Ici – . Oltre a quello, una serie di telefilm destinati a segnare in maniera indelebile l’infanzia della generazione anni ’80.
Da Beverly Hills e Otto sotto un tetto – ma quanto cavolo era figo Steve Urkell? – a Bayside School, dove sopra le altre regnava la figura di Zack Morris.
(continua dopo la foto)
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Il figo della scuola,il prototipo del capace ma non si applica (almeno una volta ognuno di noi se l’è sentito dire) quello sempre in mezzo ai casini e che conquistava la più bella del liceo, Kelly Kapowsky dagli occhi blu. Insomma, il personaggio che ognuno, una volta varcata la porta del liceo, sogna di essere almeno per qualche mese. Ciuffo biondo laccatissimo e faccia di bronzo, Zack Morris, al secolo Mark-Paul Gosselaar, era entrato di prepotenza nei cuori degli adolescenti.
(continua dopo le foto)
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Madre indonesiana e padre olandese, univa al fascino un’innata capacità recitativa che lo rendeva frizzante come una mentos dentro una coca cola e l’effetto, è facilmente intuibile. E ora, beh a 42 anni continua a recitare in alcune fiction di successo come Csi. Del ragazzino col viso acqua e sapone gli occhi svelti è rimasto poco, ma non ci sorprenderemmo affatto se, dentro gli studi, combinasse ancora qualcuno dei suoi celebri casini.