Emergono i primi dettagli dell’attacco jihadista di ieri al parlamento canadese (guarda il video). L’attentatore ucciso nel conflitto a fuoco era Michael Hall, diventato Michael Zehaf Bibeau dopo la sua conversione all’Islam: trentadue anni, canadese, originario di Montreal. Era noto alla polizia. Inizialmente per problemi legati alla criminalità comune. Nel 2004 è stato incriminato per possesso di droga e sette anni dopo è finito nei guai per una rapina in banca. Successivamente il giovane avrebbe abbracciato la fede islamica per poi avvicinarsi ad ambienti integralisti. In estate, pare a luglio, le autorità avrebbero ritirato il passaporto a Bibeau in quanto lo consideravano un viaggiatore a rischio, ossia qualcuno pronto a unirsi a formazioni armate in Iraq e in Siria. Un profilo simile a quelli di decine di cittadini canadesi – tra gli ’80 e i ’90 – finiti in uno speciale database della polizia. L’assalitore si è introdotto all’interno del parlamento ed è stato ucciso dalla polizia. Non è ancora chiaro se con l’uomo ci fossero anche dei complici, 2 o 3 persone. Ma nelle cronache di quei momenti terribili c’è anche un po’ di Italia. Il soldato morto nella sparatoria si chiamava Nathan Cirillo (nella foto), di chiare origini italiane.