Tramite l’appuntamento ormai diventato cult del #matteorisponde, il premier Matteo Renzi aveva annunciato che la riforma di Equitalia, ferma da mesi, avrebbe fatto il suo corso e che l’ente nazionale per la riscossione delle imposte (il più odiato dagli italiani) sarebbe andato in pensione dal 2018 in poi. Naturalmente, promesse a parte del governo, l’ente è attualmente in servizio e continua nella sua missione. Decine di cartelle esattoriali a carico di milioni di Italiani vengono emesse ogni giorno.
Anche se molto spesso le operazioni di rientro delle imposte vanno a rilento, l’ente ad esempio nel solo 2014 aveva rastrellato la bellezza di 7,4 miliardi di euro con un aumento del 4% rispetto all’anno precedente.
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Di oggi la notizia che fa sorprendere e spaventare i milioni di italiani che attendono o hanno ricevuto cartelle esattoriali dall’ente.
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La vittima di quello che sembra un caso incredibile è un contribuente originario di Battipaglia. Quando aveva ricevuto la cartella esattoriale era rimasto subito impietrito: 1.127.132,75 euro. Una somma spropositata e fuori dalla portata del malcapitato, un quarantasettenne libero professionista. M.L., queste le iniziali dell’uomo, è rimasto sbigottito di fronte a questa enorme cifra e visto che vive con appena trentamila euro l’anno, ha deciso di rivolgersi al suo commercialista per fare ricorso.
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Un record vero e proprio quello raggiunto dal campano che adesso promette battaglia legale: “Fortunatamente non sono un tipo impressionabile né soffro di cuore. E sono del tutto sicuro che si tratti di un macroscopico errore” e azzarda pure uno scomodo paragone: “Ma mi chiedo se chi ha inviato quella cartella si sia reso conto di cosa stesse facendo. Se fosse giunta ad un anziano magari con problemi di cuore? Ora attendo una risposta da Equitalia”. Curiosità ancora più imbarazzante per l’ente nazionale, il fatto che sulla lettera di contestazione fosse presente non solo la pretesa del versamento della cifra entro cinque giorni dalla ricezione, ma addirittura anche un bollettino postale prestampato con la ingente cifra. Adesso l’uomo è nelle mani del suo commercialista; sentiremo parlare ancora di questa storia.