“I Pokémon mi hanno rovinato la vita…” Ne vanno pazzi tutti. Eppure lui, popstar a livello mondiale, i Pokémon preferirebbe che non esistessero proprio. Da quando impazza la moda di Pokémon Go, la vita di Mika è diventata un inferno. Al Giffoni festival ha spiegato perché: “Ho un paio di fottuti Pokémon fuori casa mia a Londra, la mia vita è rovinata”. La privacy per il simpatico artista può andarsi a far benedire. E non si tratta solo d’invasione di proprietà privata. Del nuovo gioco non capisce proprio il senso. “Posso capire chi usa Tinder o Grindr. I miei amici lo fanno e funziona. Puoi andare a berti una birra con qualcuno o fare sesso”. Quindi se devi perdere tempo davanti a uno smartphone, meglio farlo per ragioni più… pratiche.
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E l’ultimo album di Mika e “depokémonizzato”: “In paradiso (il titolo del suo ultimo album heaven), non ci sono i Pokémon e neppure quelli che li cercano”. A Vanity Fair Mika racconta la sua esperienza a X Factor, ormai alle spalle: “Il lato migliore dell’esperienza a X Factor è stata la paura. Non avevo mai fatto Tv, non sapevo l’italiano. Quando mi sono messo a studiarlo, mi ricordo che mi faceva letteralmente male la testa per lo sforzo.
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Nella mia carriera ho avuto momenti di successo commerciale e momenti in cui non vendevo molto. All’inizio la mia reazione era nascondermi, non cercare sfide al di fuori della musica. X Factor è stato come rompere un muro. Pensavo che l’isolamento mi avrebbe protetto. Invece, non era vero”. Mika arriva da Nizza. “Ho fatto un concerto, il primo dopo l’attentato a Nizza. Quando sono arrivato a Giffoni, sono rimasto scioccato.
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Mi sono reso conto che, inconsciamente, mi ero abituato a vivere come se fossi sempre dentro a un aeroporto, con la polizia che imbraccia i mitra, i controlli di sicurezza, le transenne. Trovare tutti questi ragazzi qui mi ha fatto rivedere l’infanzia come dovrebbe essere: senza paura”.
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