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Ecco come sta Franco Battiato. La triste rivelazione dell’amico di una vita

È tanto che purtroppo non parliamo di Franco Battiato, il maestro. Per rispetto alla sua condizione forse è meglio così. Ma in questi giorni è Roberto Ferri, amico e collaboratore del cantautore siciliano, a parlare di lui e non usa mezzi termini: “Cercano di tenere in vita qualcosa che è già morto”. Lo afferma in un’intervista a Fanpage, uscita a tre giorni dalla pubblicazione di una foto del Maestro sui social, dopo una lunga assenza. Il 18 ottobre esce “Torneremo ancora”, nuovo album di Franco Battiato, contenente un inedito. Una notizia che accoglie lo scetticismo di Ferri, convinto del fatto che le condizioni di salute del cantante non siano le migliori.

“Sono stupito. Evidentemente, l’etichetta e il manager Franz Cattini, hanno voluto tirare fuori qualcosa per tenere vivo quello che, purtroppo, è già morto. […] Franco mi diceva sempre che non aveva testi pronti. L’ultima volta ci siamo sentiti al telefono un anno fa. Perché componeva al momento, quando pensava al progetto. Non so da dove abbiano tirato fuori questa roba che pubblicheranno. Io ho un inedito con lui. Il testo è mio e lui lo scelse tra tanti altri e volle scriverne la musica. Si chiama ‘Io non sono più Io’. Sembra il suo epitaffio. Ma non era nato con questo scopo”. Continua a leggere dopo la foto


Ferri, circa un anno fa, aveva pubblicato su Facebook una poesia, “Prigionieri delle nostre solitudini”, accompagnata dal commento “Ode all’Amico che fu e che non mi riconosce più”. Il testo, poi rimosso, si riferiva a Battiato e aveva ricevuto il pieno appoggio di Salvatore Massimo Fazio, un altro amico del Maestro: “Roberto sei coraggioso a darne la quasi ufficialità. Purtroppo è come riporti tu”. La notizia era stata smentita dai familiari e lo stesso Battiato, il 22 marzo dello scorso anno, si era fatto sentire: “Il peggio è passato. Ora va molto meglio, sono tornato a mio agio con la pittura e talvolta mi siedo al pianoforte. E sto lavorando ad un brano nuovo”. Continua a leggere dopo la foto

Ferri non sente il maestro da circa un anno. “Durante tutto il pomeriggio mi arrivarono numerose sue chiamate. Componeva il mio numero, io rispondevo: ‘Franco, cosa c’è?’ ma non proferiva parola. Sembrava un richiamo di aiuto. Era in grande difficoltà. Una telefonata fatta di silenzi. Poi arrivò Said (storico tuttofare di Battiato), visto che mi chiamava in continuazione, e ho saputo che stava cancellando tutti i numeri della sua agenda. Era rimasto solo il mio e continuava a chiamarmi. Siccome siamo stati profondamente amici l’ho interpretato come un ‘Sos’. Non aveva la possibilità di esprimersi, mugugnava”. Continua a leggere dopo la foto

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“Vedevo che era lui – continua – perché avevo il numero memorizzato sul cellulare, però non riusciva a dirmi niente di comprensibile. […] Erano anni che non stava bene. Lui all’inizio si rendeva conto e mi ripeteva: ‘Roberto, non ricordo le cose’. E io gli rispondevo: ‘Franco, stiamo invecchiando. Non ti preoccupare’ Invece lui stava già scendendo nel limbo. Erano 4-5 anni che aveva iniziato a perdere colpi e chi lo seguiva se ne era accorto”. Forza, maestro.

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