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Giovanni Ciacci indagato. È proprio lui a spiegare perché: “La polizia mi ha seguito per anni”

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Scontro tra Giovanni Ciacci e Carlo Freccero. Il direttore di RaiDue fino al 28 novembre, giorno di scadenza del mandato, ha rilasciato un’intervista a “ilfattoquotidiano.it” rivelando che il costumista non lavora più in Rai perché “condannato”, immediata la replica: “Lo querelo, sono indagato e non ho mai avuto alcuna condanna”. Freccero si è scusato immediatamente e rettificato: “E’ stato un lapsus, mi scuso, incidentalmente mi è sfuggito condannato invece di indagato”. Ma Ciacci è deciso ad andare avanti.

“A Pomeriggio 5 Giovanni Ciacci ha spiegato quello che è successo ed ha rivelato che tutto è nato da una sua piccola dimenticanza. Che giornata difficile. Io ho saputo tutto stamani. Stavo andando al lavoro e mi trovo i messaggi dei quotidiani più importanti che mi dicono che sono stato condannato. Io ho chiamato subito il mio avvocato che mi ha detto che non è vero nulla”. (Continua a leggere dopo la foto)


“Questa è una storia che risale al 2010 quando facevo il costumista. Bitchy F dice che voglio querelare Freccero? – ha detto lo stilista – Sì, è vero. Lui si è scusato dicendo che si è sbagliato ad usare la parola ‘condannato’? E quindi che si fa? Si spara e poi si chiede scusa? Invece di tutelarmi ha detto una assurdità, ma ci saranno le sedi giuste. Io sono solo indagato per ricettazione. Ho avuto il telefono sotto controllo per due anni”. (Continua a leggere dopo la foto)

“Sono stato intercettato e seguito dalla Polizia. facevo il costumista e avevo fatto una commedia di Edoardo con Massimo Ranieri. – ha continuato Giovanni Ciacci – Il vestito finale della Melato è stato preso da un modello di Gattinoni. Ho lavorato per molti anni per Gattinoni. A fine registrazione del film chiedo di poter portare questo abito ad una mostra di Gattinoni sulle Dive della tv. Questa mostra era patrocinata dalla Rai. Ho preso questo abito che mi è stato consegnato dai lavoranti. Dopo 5 anni ero in tv e mi arriva una telefonata che mi dice ‘lei è indagato per riciclaggio, perché ha portato il vestito dalla sede Rai di Napoli alla mostra’”. (Continua a leggere dopo la foto)

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“Questo perché non avevo fatto la bolla. Ancora non è stato fatto il primo grado di giudizio. Il provvedimento va avanti da 5/6 anni. Io in questo periodo ero quotidianamente in onda in Rai e ho fatto gli show in prima serata. Eppure oggi Freccero se ne è uscito con questa cosa. Siete scioccati? Sapeste io. Non è giusto una cosa del genere. Vogliono affondarmi perché me ne sono andato? Prima di sbattere il mostro in prima pagina accertiamoci delle cose”, ha concluso Giovanni Ciacci.

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