Vai al contenuto
Questo sito contribuisce alla audience di

Un “continente” di plastica negli oceani. E la fauna marina rischia di estinguersi

Sono tanti, troppi, gli uccelli, i pesci, le balene, le tartarughe che muoiono ogni anno. Un milione e mezzo, per la precisione. Muoiono soffocati o avvelenati dai rifiuti. E la plastica è il colpevole numero uno della moria di tutte le specie di cui sopra. È stato l’Istituto francese di ricerca per lo sviluppo (IRD) a lanciare l’allarme. E, secondo quanto affermato da Laurence Maurice, al forum Water Week che si è tenuto in Ecuador, a Quito, la situazione è destinata a peggiorare. In tutti gli oceani, in base a quanto spiega lo scienziato, ci sarebbero isole di rifiuti, grandi quanto un continente. La più grande si troverebbe a Nord del Pacifico e sarebbe stata avvistata per la prima volta nel 1997.

(Continua a leggere dopo la foto)

 


 

Da allora sarebbe cresciuta fino a misurare 3,5 milioni di chilometri quadrati. E crescerà ancora compromettendo buona parte delle specie marine, visto che le “isole” in questione, non sono solo molto ampie, ma anche molto profonde: arrivano fino a 1.500 metri di profondità. A Quito Laurence Maurice ha raccontato cose agghiaccianti: una volta, dal corpo di una balena, sono stati estratti 20 chili di plastica. Se vogliamo che il nostro pianeta sopravviva, cerchiamo di essere noi i motori del cambiamento. Sarà una goccia nell’oceano, ma è comunque meglio di niente. 

 


Caffeina Logo Footer

Caffeina Magazine (Caffeina) è una testata giornalistica online.
Email: [email protected]

facebook instagram pinterest
powered by Romiltec

©Caffeina Media s.r.l. 2025 | Registrazione al Tribunale di Roma n. 45/2018 | P. IVA: 13524951004


Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure