Non smettono di arrivare i messaggi di addio, di stima e di amore nei confronti di Nadia Toffa. La scomparsa della conduttrice delle Iene ha infatti sconvolto tutti, fuori e dentro il mondo dello spettacolo. Era una guerriera e lo sappiamo non solo per come ha combattuto contro il cancro, ma anche e soprattutto per il lavoro che faceva, per le inchieste che ha condotto, per quel suo intrufolarsi dove vedeva del losco, del malaffare, delle ingiustizie.
Lo faceva per denunciare situazioni scomode e per aiutare i più deboli. Come quando era andata a Taranto, per studiare e capire meglio la questione delle emissioni del siderurgico dell’Ilva. Per il suo impegno l’amministrazione comunale cittadina aveva deciso di renderla cittadina onoraria, quando era ancora in vita. Ma adesso c’è un’altra lodevole iniziativa che arriva sempre dal Meridione. E parte una petizione in suo onore. Continua a leggere dopo la foto.
L’idea è quella di intitolare il reparto di oncoematologia pediatrica dell’Ospedale di Taranto a Nadia Toffa. La petizione è partita su Change.org, con una petizione rivolta al presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, all’Asl di Taranto e al consigliere regionale Renato Perrini. In pochissimi giorni si sono già raccolte 50 mila firme. La Iena infatti si era sembra battuta per queste tematiche e, attraverso la vendita di alcune magliette, aveva permesso la raccolta dei fondi necessari per costruire il reparto oncoematologico di pediatria. Continua a leggere dopo la foto.
“Sono io a ringraziare voi. Siete la mia forza”, aveva detto Nadia Toffa il giorno in cui ricevette la cittadinanza onoraria: “Questa città ripartirà dai quartieri più martoriati, Paolo VI, Tamburi, perché i tarantini sono forti, si sanno rialzare. Abbiamo contribuito a realizzare un reparto ospedaliero che era fondamentale per Taranto, impensabile non ci fosse in una città come Taranto. Ora c’è. Queste famiglie hanno un supporto perché è già difficile affrontare il cancro. So di cosa parlo. E quindi era fondamentale averlo. Bisogna curare i feriti di una guerra”. Continua a leggere dopo la foto.
“Questi genitori, questi bambini che combattono contro il cancro, hanno una forza immane. Io ho imparato da questa città. Per questo io ci sarò sempre per questa città, ancora più di prima. Voi avete insegnato a me”. Con queste parole Nadia Toffa omaggiava Taranto e i tarantini. Ora loro vogliono ricambiare, ancora una volta, il suo affetto e il suo impegno: “Credo che sia giusto dare a questo reparto il suo nome, per ringraziarla dell’impegno e la speranza che ha regalato ai genitori e bimbi di Taranto poco fortunati”, hanno detto i promotori.
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