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730, arriva la proroga. Ora si attende quella di Unico. Tutto quello che c’è da sapere sul ”giorno delle tasse”

 

Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale viene certificata la proroga del 730 mentre oggi potrebbe arrivare anche quella di Unico. Quindi i Caf-dipendenti e i professionisti abilitati possono completare entro il 22 luglio 2016 le operazioni di trasmissione della dichiarazione elaborata, la precompilata, a condizione che entro il 7 luglio 2016 abbiano effettuato la trasmissione di almeno l’80% delle medesime dichiarazioni. Potrebbe arrivare oggi la proroga dei versamenti di Unico per i 3,5 milioni di contribuenti soggetti agli studi di settore. Sul tema ieri hanno lavorato sia al ministero dell’Economia sia all’agenzia delle Entrate, e la questione sarà sottoposta oggi all’attenzione del ministro Padoan, per la decisione finale: in cantiere c’è un rinvio di 20 giorni, che potrebbe a fissare la nuova scadenza intorno al 7 luglio. Il rinvio è un classico del calendario fiscale ma questa volta si sono aggiunti i problemi di predisposizione di Gerico, il software per gli studi di settore che infatti è stato rilasciato il 12 aprile mentre lo scorso anno la versione definitiva aveva visto la luce solo il 27 maggio.

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L’accelerazione, in linea con l’obiettivo di dare più stabilità al calendario delle scadenze non solo fiscali, non ha però fermato le richieste di rinvio, motivate soprattutto per due ragioni. Rilasciato il software, non sono mancati gli aggiornamenti successivi, che hanno ritardato l’assetto definitivo dei calcoli. Gli studi dei professionisti sono sotto pressione per il “giorno” delle tasse: sono previste per giovedì ben 24 scadenze tra prima rata dell’Imu, quel che rimane della Tasi e contributi.

Inoltre nell’agenda dei professionisti ci sono poi le oltre 160mila comunicazioni di anomalia che riguardano gli studi di settore 2015, e i tanti aspetti di una gestione fiscale che fatica a trovare ordine: in queste settimane il governo aveva lavorato a un decreto semplificazioni correttivo della delega fiscale, ma sul finale il pacchetto degli interventi si è appesantito fino a far preferire la strada di un decreto legge ad hoc esterno alla delega.

La polemica sul rinvio è stata riaccesa anche da una dichiarazione postata venerdì su Facebook dal viceministro dell’Economia, Enrico Zanetti, che aveva sottolineato l’assenza di una richiesta ufficiale da parte del consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili. Questa presa di posizione ha determinato ieri la replica di Gerardo Longobardi, presidente del Cndcec, intervenuto rivendicando che il consiglio nazionale “ha tempestivamente sottoposto al viceministro e al direttore dell’agenzia delle Entrate l’estrema difficoltà” dei professionisti, in un’ottica di rapporti con ministero e agenzia condotti “evitando eccessivi formalismi per badare alla sostanza dei problemi”. Alla luce di questo, i professionisti si dicono “confidenti” nel rinvio, “sia pure sul filo di lana”. A Zanetti ha risposto anche il presidente dell’ordine di Milano Alessandro Solidoro, ricordando che “la proroga è stata chiesta pubblicamente e istituzionalmente da ordini territoriali e associazioni da diverse settimane”.

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