È arrivata la volta buona? Sembra proprio di sì. Si chiameranno “Unioni civili” i “matrimoni gay” che il governo si appresta a presentare tra pochi giorni. Un disegno di legge copiato sostanzialmente dalla Germania: molto simile al matrimonio tranne che per due aspetti essenziali: non si chiama matrimonio e non si possono adottare bambini esterni alla coppia. Tutto è pronto. Dopo anni di tira-e-molla su Pacs, Dico e DiDoRe, stavolta sembra quella buona. “Ai vescovi – ha confidato il premier nei giorni scorsi – già l’ho detto. Si mettano l’anima in pace”.
![](https://www.caffeinamagazine.it/wp-content/uploads/2014/10/matrimoniogay.jpg?x87950)