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Lutto nella musica e nella cultura del nostro paese. Molto apprezzate anche all’estero, le sue non erano “solo” canzoni. E l’Italia piange un suo “genio”…

 

“Gianmaria se n’è andato senza fare rumore. Restano le sue canzoni, le sue parole. Resta il suo essere stato uomo dritto, padre, figlio, marito, fratello, amico”. Si è spento poche ore fa Gian Maria Testa, cantautore e musicista di fama mondiale. Intellettuale onesto e generoso, un anno fa aveva reso pubblica la sua malattia: un tumore al cervello che l’ha portato via ad appena 57 anni. Cuneese di nascita aveva lasciato un posto di lavoro nelle ferrovie per dedicarsi alla musica riscuotendo successo in Italia, ma soprattutto in Francia.

(continua dopo la foto)


 

Nato in una famiglia di agricoltori a Cavallermaggiore, da sempre si è dedicato alla musica e al canto. L’esordio di Gianmaria Testa, voce e chitarra, avvenne al festival di Recanati dove il cantautore inviò una sua cassetta e vincendone ben due edizioni, quella del ’94 e del ’95, lì l’incontro con una produttrice francese Nicole Courtois, che gli permise di debuttare in Francia con l’album Montgolfières (1995).

Il piacere di condividere e di vivere l’esperienza musicale dei concerti con grandi musicisti quali David Lewis (tromba), Jon Handelsman (sax, clarinetto), i fratelli François et Louis Moutin (rispettivamente contrabbasso e batteria), Leonardo Sanchez (chitarra), René Michel (fisarmonica, pianoforte), contribuiscono al successo di critica e pubblico in terra francese. Da allora nove album Extra-Muros (1996), Lampo (1999), Il valzer di un giorno (2000), Altre Latitudini (2003), Da questa parte del mare (2006), il live SOLO – dal vivo (2009), Vitamia (2011) e l’ultimo il live Men at work (2013), più di 3000 concerti in Francia, Italia, Germania, Austria, Belgio, Canada, Stati Uniti, Portogallo.

Moltissime le collaborazioni con altri musicisti italiani del jazz e del folk: da Gabriele Mirabassi e Enzo Pietropaoli a Paolo Fresu; da Rita Marcotulli a Riccardo Tesi; da Enrico Rava (insieme al quale ha presentato con grande successo Guarda che luna!,spettacolo dedicato alla figura di Fred Buscaglione che ha visti protagonisti, oltre a loro, la Banda Osiris, Stefano Bollani, Enzo Pietropaoli e Piero Ponzo) a Mario Brunello. Negli ultimi anni si è molto dedicato agli ascoltatori e lettori più piccoli collaborando con la casa editrice Gallucci nel 2012 ha pubblicato Ninna Nanna dei sogni, una canzone-favola per grandi e piccini illustrata dalle poetiche tavole di Altan. Nel maggio 2013, l’uscita di un secondo libro-disco, sempre edito da Gallucci, ma questa volta illustrato da Marco Lorenzetti: 20 mila Leghe (in fondo al mare). Alla fine del 2013 la versione francese della Ninna Nanna dei sogni: Berceuse des rêves, il titolo, con le illustrazioni di Marina Jolivet; e una nuova pubblicazione per bambini, sempre con Gallucci e con i disegni di Altan, tratta dalla sua canzone Biancaluna (maggio 2014).

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“Hai sofferto troppo e vissuto troppo poco”. Il dolore di Flavio Insinna per quel lutto improvviso. Parole che hanno colpito i tanti fan del conduttore


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