Paura e preoccupazione per il cantante e attore neomelodico, che domenica scorsa, 11 novembre 2018, è stato ricoverato d’urgenza e in gravi condizioni alla clinica ‘Pineta Grande’ di Castel Volturno, Napoli. Carmelo Zappulla, noto interprete di sceneggiate e film della tradizione napoletana, era quasi privo di conoscenza e con valori pressori altissimi quando è arrivato in ospedale e, stando a quanto riportano i quotidiani locali, sarebbe ancora in pericolo di vita.
Il cantante, siciliano d’origine ma napoletano d’adozione, è stato sottoposto subito ad una Tac e poi tenuto sotto stretto controllo in terapia intensiva fino a lunedì pomeriggio, quando gli è stata fatta una seconda Tac in seguito alla quale i medici hanno comunicato ai familiari la necessità di un intervento chirurgico d’urgenza: “Se non lo operiamo, muore: queste le parole dei medici”, hanno raccontato preoccupati i parenti di Zappulla. (Continua dopo la foto)

“I medici hanno fatto riferimento ad un infarto – hanno proseguito i familiari – ma le cause sono incerte, come incerte sono le modalità e l’esito dell’operazione”. Nel giugno 2008 Zappulla era stato già ricoverato d’urgenza al secondo policlinico di Napoli per un attacco di cuore e ora, stando alle ultime notizie, c’è grande preoccupazione per la sua salute. Nato il 7 novembre 1955 a Siracusa, Zappulla ha iniziato a cantare da bambino. Il primo successo arriva nel 1979 con ‘Pover’ammore’, brano dedicato alla moglie scomparsa. (Continua dopo la foto)

Il brano, firmato da Nino D’Angelo, fu interpretato per la prima volta da Mario Trevi, già cantante di successo, ma 3 mesi dopo viene inciso da Zappulla, che vende un milione e mezzo di copie. Nei primi anni Ottanta il brano passa dal teatro, con una sceneggiata omonima, al cinema e arriva così anche il debutto cinematografico per Zappulla. Nel 1998 partecipa e vince il primo premio della categoria Big al Festival di Napoli su Rete 4 con il brano ‘Sempe’ e nel 2005 festeggia i 25 anni di carriera al Palapartenope di Napoli con il concerto Carmelo Zappulla live, presentato da Gigi Sabani. (Continua dopo la foto)

{loadposition intext}
Nel 2015 pubblica l’album Mia, con la collaborazione di Gianni Fiorellino e nello stesso anno, 17 anni dopo aver scritto il libro autobiografico Quel ragazzo della Giudecca, inizia a girare il film Il ragazzo della Giudecca, con la regia di Alfonso Bergamo, con Tony Sperandeo, Franco Nero e Giancarlo Giannini. Un film in cui decide di raccontare la sua esperienza durante gli anni della latitanza. Succedeva negli anni Novanta, quando Zappulla finì al centro di una vicenda giudiziaria in cui fu incolpato di essere il mandante dell’omicidio dell’amante della madre. Dopo 3 anni da latitante, fu assolto nel 1996.
Dietro le quinte del potere Business.it
“Al Bano ha avuto davvero un malore”: la conferma di Barbara D’Urso dopo giorni di polemiche