Una racconto a tinte fosche, dai contorni indefiniti e dal finale già scritto, lui che divenne famoso interpretando il pittore Ligabue in tv, ora vive quasi in miseria in una casa famiglia nel litorale di Fiumicino, Flavio Bucci, uno dei più grandi attori italiani si racconta al Corriere della sera.“Per fortuna ho speso tutto in donne, manco tanto, che me la davano gratis, vodka e cocaina. Scarpe e cravatte che non mettevo mai. Mi sparavo cinque grammi di coca al giorno, solo di polvere avrò bruciato 7 miliardi. L’alcol mi ha distrutto? Mah, ha mai provato a ubriacarsi? È bellissimo. Lasci perdere discorsi di morale, che non ho – dice Flavio Bucci – E poi cos’è che fa bene? Lavorare dalla mattina alla sera per arricchire qualcuno? Non sono stato un buon padre, lo so. Ma la vita è una somma di errori, di gioie e di piaceri, non mi pento di niente, ho amato, ho riso, ho vissuto, vi pare poco?”Bucci ricorda alcuni mostri sacri del cinema italiano incontrati sui vari set. (Continua dopo la foto)
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“Ugo Tognazzi “l’unico che sapeva vivere davvero” (…) Con Alberto Sordi, sul set del Marchese del Grillo di Monicelli (1981) dov’era don Bastiano non scattò simpatia: “No, no, mi stava proprio sui co…ni. Ogni giorno, mentre pranzavo nel camper, bussava il suo assistente. “Chiede Alberto se t’avanza qualcosa per i cani”. “Niente, digli che mi so’ mangiato pure le ossa”. (…) Con Michele Placido e Stefano Satta Flores produce Ecce Bombo di Nanni Moretti. (Continua dopo la foto)
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“Primo piano su di lui. Dopo 45 ciak mi chiede: ma tu come la faresti questa inquadratura? (lo imita, è uguale). Uh, ma fa un po’ come ti pare. Tipo noiosissimo”.Nato da una famiglia molisano-pugliese originaria di Casacalenda in provincia di Campobasso, e di Orta Nova in provincia di Foggia, Flavio Buccisi è formato professionalmente presso la Scuola del Teatro Stabile di Torino, dopodiché è stato chiamato al cinema da Elio Petri, che lo volle come protagonista del suo film La proprietà non è più un furto (1973). (Continua dopo la foto)
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Nel 1977 Flavio Bucci si fece conoscere dal grande pubblico interpretando lo sceneggiato televisivo RAI Ligabue, diretto da Salvatore Nocita, con il quale tornerà a lavorare nei Promessi sposi (1989): sempre per il piccolo schermo ha recitato nella Piovra (1984) di Damiano Damiani e in L’avvocato Guerrieri – Ad occhi chiusi (2008) di Alberto Sironi.Dopo aver lavorato con Giuliano Montaldo nei film L’Agnese va a morire (1976) e Il giorno prima (1987) e nel televisivo Circuito chiuso(1978), al cinema rimangono famosi i suoi ruoli di caratterista: il prete Don Bastiano in Il marchese del Grillo di Mario Monicelli (1981), Tex e il signore degli abissi (1985), Secondo Ponzio Pilato (1987), Teste rasate (1993), Il silenzio dell’allodola (2005) e Il divo di Paolo Sorrentino (2008). Flavio Bucci ha sposato Micaela Pignatelli dalla quale ha avuto due figli, Alessandro e Lorenzo. Ha avuto un terzo figlio, Ruben, da una relazione con la produttrice olandese Loes Kamsteeg.
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