“Direi che, in trent’anni di lavoro nella sanità pubblica, l’unica situazione simile a questa è stata quella con l’Aids”. È l’allarme sul’Ebola lanciato oggi dal numero uno della sanità Usa Thomas Frieden. Il direttore dei Centri americani per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie (Cdc) è intervenuto a Washington, al forum sull’epidemia di Ebola a cui partecipano tra gli altri i vertici di Onu, Banca Mondiale e Fondo Monetario Internazionale, oltre ai presidenti dei Paesi più colpiti . “Sarà una lunga battaglia – ha aggiunto – e dobbiamo lavorare ora in modo che, per il mondo, non sia una nuova Aids”.

Nel corso dell’incontro anche il segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon ha chiesto maggiori sforzi per fermare l’epidemia. “I casi di contagio da Ebola – ha spiegato – stanno crescendo in maniera esponenziale, per questo serve un’assistenza venti volte superiore a quella attuale”. Servono “laboratori mobili, veicoli, elicotteri, attrezzature di protezione, personale medico addestrato”. Il presidente della Banca Mondiale Jim Yong Kim ha parlato invece dell’impatto economico dell”Ebola sul futuro dell’Africa: “Molte attività hanno tagliate”
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