Basta spendere cifre folli. La notizia è di questi giorni e sta già facendo il giro del mondo. D’ora in poi sarà possibile acquistare uno smartphone per soli 3,30 euro. Si tratta di un apparecchio di fabbricazione indiana, prodotto dalla Ringing Bells, una ditta che miran a conquistare la favolosa soglia del 30% del mercato mondiale della telefonia mobile. A pochi giorni dall’apertura delle vendite online, il sito dello shop online dell’azienda ls tramite il quale era possibile acquistare lo smartphone è andato in tilt.
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Il Freedom 251, questo il nome dello smartphone più ambito del momento, è andato a ruba, facendo registrare 600mila richieste in poche ore. Un progetto partito qualche anno fa e spiegato in un’intervista alla Cnn Ibn, emittente dal presidente Ashok Chadha, nel corso della quale ha spiegato come in il prezzo incredibilmente basso è stato ottenuto limando tutti i costi di produzione a affidandosi esclusivamente al canale online per le vendite, in modo da eliminare anche i costi logistici e legati alla rete di vendita e di distribuzione tradizionale.
La spiegazione, però, non ha convinto quasi nessuno, né fra i giornalisti né fra la concorrenza indiana del settore: la ICA, ovvero l’associazione indiana per la vendita dei telefoni cellulari, sospetta infatti che si tratti di un caso di concorrenza sleale e che ci sia sotto qualche trucco disonesto o illegale, ed ha chiesto al governo indiano di indagare su quali siano i reali costi di produzione del Freedom 251 che la Ringing Bells deve sostenere per la fabbricazione dello smartphone più economico al mondo.
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