Morgan, i Bluvertigo e l’elogio dell’imperfezione. Il cantante parla a Libero in una intervista e lancia un’accusa agli Elio. Secondo Morgan ”le Storie Tese ci hanno fatto uno sgarbo l’altra notte, in un locale, hanno fatto una session con Adrian Belew dei King Crimson. Ci avrebbe fatto piacere suonare con lui. Ma non ci hanno fumato”. Ma non hanno intenzione di restituire lo sgarbo: ”L’invidia e la competitività non possono far parte dell’arte”, ha sentenziato Morgan. L’artista gode nel fare il portabandiera dell’imperfezione: ”Adoro questo ruolo – ha detto -. Siamo tornati a Sanremo, a quindici anni di distanza dall’ultimo posto di L’assenzio (The power of nothing), per essere imperfetti. E per accendere la luce sul nuovo album Tuono – tono, tempo e suono in uscita a marzo”.
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Il loro brano è stato criticato per come è stato interpretato: ”È dall’ inizio che mi rompono le palle con questa storia. Tom Waits aveva forse estensione? E Frank Sinatra? Aveva solo un’ ottava ed era chiamato The Voice. I Bluvertigo sono una band, ovvero un’ occasione per far vedere, anche in modo distorto, cosa vuol dire fare musica. Non siamo dei perfezionisti, soltanto gente che fare musica”. E qui torna il duello con Elio: ”La loro Vincere l’odio destruttura la forma canzone, la spezzetta in sette ritornelli. È complicata. La nostra è nata con un procedimento inverso: ricerca la semplicità e la normalità”. Infine un ricordo del passato. Morgan ama ripescare nelle stanze della memoria: ”Musica è storia e cultura. I ragazzi devono sapere tutto, non soltanto quello che esce dalle radio”.
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