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Al Pronto Soccorso si cambia: arriva il codice ‘lilla’. Cosa significa

Lo scorso maggio la Regione Lazio ha deciso: addio al codice rosso dal 2019. Non sarà più sinonimo di pericolo immediato nei pronto soccorso del Lazio: cambierà, dal prossimo anno, il sistema di ‘filtro’ per i pazienti che arrivano nei dipartimenti di emergenza. Si tratta di un aggiornamento delle linee guida sul triage intraospedaliero (che verrà sancito dalla Conferenza Stato-Regioni) e che sarà operativo a partire dal 2019. Un gruppo di lavoro regionale composto da operatori e professionisti ha infatti studiato e sperimentato negli ultimi due anni un nuovo triage ospedaliero a 5 codici. Una classificazione che permette più ‘sfumature’. Il Lazio è la prima Regione a recepire le indicazioni della Conferenza Stato-Regioni con un progetto fortemente voluto e sollecitato da operatori e professionisti. Il cuore del programma prevede di passare dai consueti 4 codici a colore (rosso-giallo-verde e bianco) al nuovo sistema a 5 codici numerici (dall’1 al 5) nel quale 1 è l’emergenza, 2 l’urgenza, 3 l’urgenza differibile, 4 l’urgenza minore e 5 la non urgenza. Ma le novità, adesso, sono altre… (Continua a leggere dopo la foto)



Al pronto soccorso infatti, arriva un nuovo colore: dopo il codice verde, giallo e rosso sta per approdare il cosiddetto codice lilla. Quest’ultimo  servirà per accogliere i pazienti con disturbi dell’alimentazione e avviare da subito un adeguato percorso terapeutico. La decisione è il risultato del Tavolo di lavoro specifico coordinato dal ministero della Salute, che ha elaborato le “Raccomandazioni per interventi in Pronto Soccorso con un Codice Lilla” e le “Raccomandazioni per i familiari”. (Continua a leggere dopo la foto)


L’introduzione del codice lilla riguarda un percorso specifico per aiutare gli operatori sanitari ad accogliere i pazienti con problemi di nutrizione in pronto soccorso, una guida importante poiché il cammino terapeutico di chi soffre di questo tipo di patologie riguarda molto spesso giovani e giovanissimi. Importanti anche le raccomandazioni specifiche ai familiari. Indicazioni fondamentali per renderli consapevoli delle forme di disagio, soprattutto iniziale e a volte nascosto dei loro figli adolescenti, che può sfociare in gravi problemi sanitari. “La redazione dei documenti – ha scritto in una nota il ministero – è stata fortemente sollecitata sia dalle associazioni dei familiari, sia dagli operatori sanitari che hanno bisogno di strumenti pratici per un argomento in cui ancora oggi, purtroppo, esiste una estrema disomogeneità di cura e trattamento sull’intero territorio nazionale”. (Continua a leggere dopo la foto)


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Le raccomandazioni per i familiari hanno l’obiettivo di aiutare i parenti dei pazienti affetti di questi disturbi, fornendo le prime indicazioni su come riconoscere i sintomi e aiutare chi ne soffre fornendo supporto pratico, soprattutto per la gestione dei pasti. I disturbi della nutrizione e dell’alimentazione sono uno dei più frequenti fenomeni sanitari, in particolare tra gli adolescenti e i giovani adulti, spiega la nota del ministero della Salute.

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