Tra i cibi che non possono mancare sulle tavole degli italiani – soprattutto in periodo estivo – ci sono certamente limoni. Questo agrume è una preziosa fonte di vitamina C, la principessa delle vitamine, che sull’organismo umano ha un effetto assolutamente benefico. Per difendersi dagli attacchi di influenza e raffreddore è particolarmente indicata, perché abbassa i livelli di istamina, composto organico che fa arrossare gli occhi e colare il naso. Ha inoltre un forte effetto antiossidante e aiuta l’organismo anche nella produzione di collagene, ovvero la sostanza che tiene unite tra loro le cellule e che partecipa alla guarigione da ferite o tagli. Il limone, per la ricchezza di antiossidanti in essi contenuti, è uno degli alimenti anticolesterolo per eccellenza, utile anche come anti-cancro. I limoni contengono anche altre sostanze, come limonina e limonene, che limitano i danni cellulari da cui può derivare la formazione di tumori. L’acido citrico e i citrati (sali) in esso contenuti sono dei naturali regolatori di acidità. Il gruppo delle vitamine B è importante per l’equilibrio nervoso, per la nutrizione e per l’equilibrio della pelle. I limoni hanno proprietà antisettiche, toniche, fluidificanti, emostatiche, carminative, vermifughe, alcalinizzanti. Ma attenzione, perché non tutto è benefico. Come riporta LiberoQuotidiano, infatti, bisogna prestare attenzione quando si fa la spesa e si acquistano i limoni. (Continua a leggere dopo la foto)
Nella buccia dei limoni ci sono numerose sostanze: quelle più comuni sono individuate da due sigle, E904 ed E914. La prima è la gommalacca ed è la secrezione della Kerria lacca, una cocciniglia presente nelle foreste della Thailandia. L’ E914, invece, è una cera polietilenica utilizzata in alternativa a quella d’ api. Anche l’E903 è una cera, ricavata dalle foglie della palma Copernicia prunifera, molto diffusa in Brasile. In tutti e tre i casi non si tratta di sostanze pericolose per la salute, anche se è consigliabile comunque non mangiarle. (Continua a leggere dopo la foto)
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Occhio anche alle sostanze antimuffa. Presenti in alcuni casi anche altri additivi come l’ E200, l’ E202 e l’ E203. Il primo è l’acido sorbico, utilizzato per le sue proprietà antimuffa, al pari del sorbato di potassio (E202). Il sorbato di calcio (E203) si utilizza invece per contrastare la formazione di funghi e la presenza di batteri. Il consiglio è quello di leggere sempre con grande attenzione le etichette dei prodotti che si acquistano.
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