Il cancro del colon-retto è uno dei più letali. Ogni anno, nel mondo colpisce circa 600.000 persone. E, come ha spiegato il dottor Gianni Milito su Dagospia, è il secondo tumore per incidenza. Le cause della sua comparsa, però, sono ancora sconosciute. In genere i tumori del colon-retto colpiscono il tratto finale del tubo digerente. Il più delle volte sono dovuti a una trasformazione in senso maligno di polipi, piccole escrescenze derivate dalla riproduzione incontrollata di cellule della mucosa intestinale. Di solito i polipi non danno sintomi, si scopre di averli solo con la colonscopia. Invece i polipi adenomatosi danno origine a lesioni precancerose da cui può svilupparsi la neoplasia. Ma quali sono le cause scatenanti del tumore al colon? Non si è ancora capito. Ma si è capito quali sono i fattori che incidono sulla sua comparsa: “una dieta povera di fibre (verdure e frutta), il fumo di sigaretta, l’obesità, la sedentarietà, l’ereditarietà, la presenza di polipi intestinali e le malattie infiammatorie intestinali”, ha spiegato il professore. Continua a leggere dopo la foto
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Generalmente questo tipo di tumore colpisce dopo i 60 anni, stessa incidenza per uomini e donne. Il rischio può essere aumentato se la patologia è stata diagnosticata in un parente stretto (padre, padre, fratello o sorella) di età inferiore a 45 anni, oppure in più parenti stretti all’interno della stessa famiglia. Tra gli altri fattori di rischio ci sono alcune patologie intestinali: malattia di Crohn, rettocolite ulcerosa, poliposi adenomatosa familiare (FAP) e sindrome di Lynch. Continua a leggere dopo la foto
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Ma come si manifesta? Lo ha spiegato Milito: si assiste a “cambiamenti delle abitudini intestinali, sanguinamento rettale, sangue nelle feci, anemia, dolore addominale, crampi addominali, sensazione di mancato svuotamento dell’intestino dopo la defecazione”. E cosa bisogna fare qualora si avvertano questi sintomi? Contattare il medico che farà “esame obiettivo e anamnesi, esami di laboratorio su sangue e feci, esplorazione rettale digitale, test strumentali e biopsia”. Continua a leggere dopo la foto
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Tra i test strumentali, fondamentale è la colonscopia che consente l’esplorazione visiva del colon dall’ano al ceco. Per prevenire questo tipo di cancro è bene condurre una vita regolare, seguire una dieta ricca di vitamine e minerali e povera di carne rossa, fare attività fisica. Anche lo screening è fondamentale per la prevenzione: il programma di screening del colon-retto è indirizzato a uomini e donne dai 50 ai 69 anni di età. Viene ripetuto a intervalli variabili da due a cinque anni, con esigenze più stringenti nel caso in cui siano presenti fattori di rischio (familiarità di primo grado, presenza di polipi o malattie infiammatorie croniche intestinali).
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