Ci sarebbe una banale distrazione all’origine del tragico incidente del pomeriggio di domenica 22 luglio nel quale è morto Matteo Milani, 19 anni, originario di Brignano Gera d’Adda, il comune italiano di circa 6mila abitanti della provincia di Bergamo, in Lombardia. Il ragazzo, che viaggiava in sella alla sua Ktm da cross, si sarebbe voltato per accertarsi delle conseguenze di un altro sinistro che aveva coinvolto un altro ragazzo lungo la nuova strada provinciale della Val Calepio, al confine tra i territori di Gorlago e Costa di Mezzate e avrebbe toccato la parte posteriore di un suv, guidato da un trentenne senegalese, per poi perdere il controllo della sua Kawasaki. L’uomo a bordo del suv si era fermato per soccorrere le persone coinvolte nell’altro incidente e Matteo, voltandosi, non si sarebbe accorto dell’ostacolo. Violentissimo l’impatto, con Matteo che è finito sull’asfalto già privo di conoscenza. (Continua a leggere dopo la foto)

Immediati i soccorsi ma il lungo massaggio cardiaco al quale è stato immediatamente sottoposto non è servito a far ripartire il suo cuore: Matteo lascia mamma Carla, il padre Pietro Paolo, bersagliere della Fanfara Scattini di Bergamo e il fratellino di quattordici anni. ”La notizia – scrive Bergamo News – ha sconvolto l’intera comunità di Brignano Gera d’Adda, dove la famiglia Milani è molto conosciuta, in una particolare giornata di festa, con l’apertura straordinaria di Palazzo Visconti”. (Continua a leggere dopo la foto)

“Di lui ho ricordi molti nitidi, sin da quando era piccino – spiega commossa il sindaco Beatrice Bolandrini al quotidiano bergamasco – Ricordo che ha sempre avuto una grande passione per le moto. La sua famiglia è nota in paese, non oso pensare a cosa stiano vivendo in queste ore. Matteo lo si vedeva spesso, anche durante le tante manifestazioni che vengono organizzate sul territorio. È stata una batosta per tutti, una tragedia a cui non puoi nemmeno dare delle risposte”. (Continua a leggere dopo la foto)

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Dalla moto alla pallavolo, l’altra grande passione di Matteo: giocava in seconda divisione alla Pallavolo Treviglio ed era pronto al salto in prima divisione. Tutti i suoi sogni si sono infranti nel pomeriggio di domenica: straziante la scena all’arrivo dei genitori che sono rimasti a lungo a fianco del figlio. Uno dei motociclisti che seguiva Matteo domenica pomeriggio avrebbe filmato la scena con una telecamera montata sul casco, documento che potrebbe risultare decisivo ai fini dell’indagine. (Foto tratte da sito Bergamo News).
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